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5 ottobre 2010

Solo quaquaraquà

Fondo anti Aids, Usa da record L'Italia non prende impegni
E l'Italia per quanto s'impegna, dopo le promesse mancate che ammontano ormai a quasi 290 milioni di euro? "L'Italia non farà nessuna proposta", ha ammesso Elisabetta Belloni, direttore del dipartimento Cooperazione sviluppo del ministero degli Esteri stamattina a margine di un convegno sull'efficacia degli aiuti internazionali. Tra poche ore si apre a New York, nella grande sala dell'hotel Roosvelt, il summit durante il quale i vari paesi, fondazioni associazioni e società private che costituiscono la partnership del Fondo globale contro le tre malattie, annunceranno gli impegni per il prossimo triennio. Nessun membro autorevole del governo italiano sarà presente, e questo la dice lunga sulla nostra situazione definita "imbarazzante" da molte organizzazioni non governative: l'Italia è comunque rappresentata dal nostro ambasciatore.
(preso da La Repubblica)

Non ho voglia di commentare ora, lo farò, se mi va, più tardi; ho solo il sorriso amaro sulla bocca, sorriso di chi si vergogna perché il proprio paese è rappresentato solo da quaquaraquà.

28 agosto 2010

Adesso mi incazzo

Volevo scrivere altro, le parole già in testa ma poi si è rigirato il mio stomaco e la bile mi è salita al cervello. Non uso quasi mai parolacce nei post, quando escono naturali vuol dire che sono veramente incazzata come una biscia.

Il motivo potete leggerlo da voi

Proposta choc, 'incenerire i randagi'
Iniziativa consigliere Pdl Sardegna. No sottosegretario Martini

(ANSA) - CAGLIARI, 28 AGO - Per risolvere l'emergenza randagismo a Olbia il consigliere regionale del Pdl Gianfranco Bardanzellu ha proposto di incenerire i cani.
'Davanti ad un'emergenza bisogna avere il coraggio di misure anche impopolari. Per affrontare il randagismo, in attesa di migliorare le strutture di accoglienza sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati'. Replica il sottosegretario Francesca Martini: 'sono profondamente indignata, il problema non si puo' risolvere attraverso incivili mattanze'.

Il problema dei randagi c'è anche a casa mia, in Calabria. La notte ho sempre dormito con mandrie di cani che abbaiavano nell'orto dietro casa. Mi hanno portato via anche dei gatti che adoravo ed ero veramente incazza, credetemi. Ma per risolvere un problema causato dalla noncuranza, imbecillità, stronzaggine, acefalia, menefreghismo, inumanità dell'uomo, non si può neanche lontanamente pensare di attuare una ulteriore assurda crudeltà su di loro la cui unica colpa è sopravvivere. L'uniche cose che in questo caso andrebbero incenerite sono i coglioni (sempre se li ha) della testa di cazzo di turno.

Il resto per oggi può pure andare a farsi fottere. Forse esagero, forse è star chiusa in stanza, forse oggi sono storta a priori. Ma tanto oggi tra poco finisce.

21 luglio 2010

Lauree umane e sovraumane

La laurea della terzogenita del premier ha reso pubblico al mondo alcune delle cose che tocca a noi studenti di quella università subire il giorno della nostra laurea:

- indossare una toga, con annesso tocco, unisex e unitaglia (della serie che ad alcuni neanche arriva alle ginocchia, ad altri sfiora il pavimento), utilizzata da chissà quanti (e quali) studenti, per tutto il tempo che i professori impiegano per decidere i voti (tempo che, ovviamente, sembra infinito), più proclamazione

- stare in piedi, immobili come statuine, in ordine scalare di altezza, il tempo della proclamazione tua e di chi si laurea con te, con il sorriso da mezzo ebete stampato sul viso quando ti consegnano il "ricordino" (orologio da polso con marchio dell'università) cercando di stringere la mano a chi è di fronte e contemporaneamente sorridere alla fotocamera della coppia di fotografi ufficiali (immensamente rompiscatole)
- fare il lancio del tocco, americanata che più americanata non si può, senza poterlo lanciare contro qualche professore o, ancora meglio, contro i fotografi ufficiali prima citati (che, giusto per dilungare all'infinito la cerimonia, impiegano ore a disporre professori e laureandi, poi tentano ogni volta di creare il coro da stadio Ooooooooooooooohhhhhhh e non si può andare avanti se non sono soddisfatti)
(tutte le foto sono state prese da La Repubblica)

L'unica cosa che è risparmiata a noi semplici studenti umani è il discorso del rettore, che per quanto è ancora capace di dire cose intelligenti tra le mille bischerate (vedi ultima parte dell'intervista sul Corriere della Sera La scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa) è notoriamente prolisso e non certo velocissimo.

Giusto per essere chiari, non ho "goduto" della visione di questa laurea visto che oggi ero a casa (e comunque mi sarei ben vista dal seguirla anche se fossi stata lì), ma ovviamente internet a sopperito.

13 giugno 2010

Quando la storia si ripete significa che si è proprio degli emeriti cogl***i




La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell'ambito delle leggi del regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione
Benito Mussolini


Sta arrivando l'uomo della provvidenza [Berlusconi]. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno [Mussolini]. Mi è bastato. Per sempre.

Li conosco e riconosco, quei regimi [di dittatura e di censura]. Ne avverto il passo anche di lontano, e convengo che in Italia il pericolo di vederne arrivare qualcuno c'è. Ma sa quando si realizzerà? L'anno venturo, dopo la vittoria – che io do per certa – del Polo alle Politiche. Vedrà. La prima cosa che farà Berlusconi, come la fece nel '94, sarà di spazzare via l'attuale dirigenza Rai per omologarne le tre Reti a quelle sue.
Indro Montanelli

Quando la storia si ripete significa che si è proprio degli emeriti cogl***i.

11 giugno 2010

Culture di resistenza

Non credo ci sia bisogno di commenti ulteriori, credo il video sia sufficiente.

3 giugno 2010

Vertigini

Questo, a mio parere, è la migliore cura.

22 maggio 2010

Complimenti

Non posso che fare i miei complimenti all'Inter da non tifosa ma appassionata di calcio. Forse proprio perché non sono tifosa ma semplice appassionata di calcio riesco a vivermi questi eventi con più tranquillità e gusto. E poi, permettetemi, ad esser contro una squadra italiana proprio non ci sto (ed è inutile dire che l'Inter di italiano ha solo la società, perché a questo punto anche il Real Madrid non è granché spagnolo...). Complimenti anche al presidente Moratti quando ha pensato di ingaggiare Milito e Sneijder, principali artefici, a mio parere, di questo triplete. Soprattutto Milito che ho visto "crescere" da bravo attaccante dell'anno passato a "macchina del goal" di questo anno.

E permettetemi di concludere con uno sberleffo a chi pensava che il calcio italiano perdeva il conteso quarto posto per il preliminare di Champions League.

Ps. Con tutto che non sono un'estimatrice di José Mourinho, spero rimanga perché non ha semplicemente sfruttato il lavoro di Mancini ma lo ha continuato. Questo bisogna ammetterlo.

31 gennaio 2010

Carnevale di Viareggio

Sono stata per la prima (e, fin ora, unica) volta al carnevale di Viareggio nel lontano 2003, quando ero ancora una spensierata liceale. Ricordo bene che allora uno dei personaggi dei carri allegorici era un certo Silvio Berlusconi e i suoi vari "crucci" (giustizia in primis).


Scorrendo le notizie sul sito dell'ANSA mi salta all'occhio la notizia sul carnevale di questo anno e, guardando un po' di foto in giro per il web, chi risulta essere uno dei protagonisti? Silvio mani di forbice.

11 gennaio 2010

11 anni


11 anni e sono qui a ricordare qualcuno che non può essere dimenticato, qualcuno le cui canzoni, le cui storie diventano emozioni che entrano in circolo nel sangue come l'ossigeno, danno forza alla testa di pensare che il mondo non è solo quello dei vincenti, non è solo quello che ci vogliono fare vedere.
E' un anniversario non triste, ma ironico e tagliente come lui.

Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.

13 settembre 2009

Fini vs Bossi: la farsa continua

Visto la poca vena di tornare a parlare un po' di me su queste pagine telematiche, mi dedico alle vicende di questo nostro piccolo e "travagliato" paese.
Come si dice, uomo avvisato mezzo salvato: non ho nessuna intenzione di essere politically correct, anzi, dico di più, ho certa vena ironica che in questo momento vuole dire anche la sua, se a qualcuno questo può dare fastidio, si fermi adesso o, se continua, taccia per sempre e non dica di non essere stato avvisato.
Allora l'ultima notizia ad aver stuzzicato i miei neuroni è quella del botta e risposta tra il Presidente della Camera Fini e il Senatur Bossi. E già, che che ne dica l'addetto alle comunicazioni di turno nel PdL, gli animi sembrano meno che mai placati, anzi alta e bassa pressione sembra che stiano per scontrarsi in un ciclone di cui i danni, visibili o meno, non sono ancora prevedibili.
Quale sia mai il pomo della discordia? Gli immigrati extracomunitari. Ohibò! Pensare che questi due battibeccano su codesto tema coglie quasi di sorpresa. Stiamo pur sempre parlando di Gianfranco Fini, che mosse i suoi primi passi in politica nel Fronte della Gioventù, una sorta di gruppo-apprendistato del Movimento Sociale Italiano (meglio noto come MSI), per poi attraversare l'MSI stesso, fino alla fatidica svolta di Fiuggi nel gennaio del 1995, dalle cui ceneri nacque Alleanza Nazionale e tutti i futuri accordi con il premier-imprenditore Berlusconi. Che mirabolante storia! Che mirabolanti cambiamenti! Fini, infatti, in poco tempo passato da frasi come ...chi è vinto dalle armi ma non dalla storia è destinato a gustare il dolce sapore della rivincita... Dopo quasi mezzo secolo, il fascismo è idealmente vivo... (maggio 1992); Mussolini è stato il più grande statista del secolo... Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti (giugno 1994), a propruniare tesi quali È giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l'antifascimo fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato [fonte 1 e fonte 2]. Che dire, un cambiamento mica da poco. So che le mie parole suoneranno un po' scettiche [ma poco poco], ma non è che io non creda nei cambiamenti [1 su 1000, anzi su 100000 rinsavisce] e che quelli repetini in situazioni "normali" non mi hanno mai veramente convito. L'altro personaggio è l'altrettanto noto Umberto Bossi. Hollalà! Quanto si potrebbe scrivere su codesto uomo [citando ovviamente fonti ufficiali, che che ne dica il nostro Premier], ma sono costretta a stringere il più possibile. Partiamo allora da un giovane Bossi, iscritto a Medicina che quando mancavano 11 esami decide di lasciare tutto e di dedicarsi alla sua grande passione: la Politica! Ebbene sì, prima di fondare il partito di cui è oggi esponte di spicco, Bossi fa esperienze di tutti i tipi, dai comunisti italiani (PCI) ai Verdi, passando per il gruppo di estrema sinistra Partito di Unità Proletaria. Nulla di male in fondo, se non fosse che per anni ha mentito alla prima moglie dicendo ogni mattina di andare in ospedale a lavorare. Ma come possiamo noi biasimarlo, non poteva perdere tempo a trovarsi un lavoro, tutte le sue forze dovevano essere convogliate nella sua migliore creazione, venuta alla luce alla fine degli anni '80: la Lega Nord [fonte 1 e fonte 2]. Così insieme alla seconda moglie sicula (per la quale sta ancora cerca un siero anticorpale capace di eliminare gli antigeni del Sud), ai figli e ai parenti sistemati qua e là [emblemare il caso nel europarlamento saltato fuori pochi anni fa e di cui nessuno ha più memoria], tra uno slogan storicamente assurdo e un'offesa al tricolore, il Senatur è arrivato alle ultime interessanti dichiarazioni.
Al Senatur le aperture sui diritti degli immigrati proprio non scendono giù, proprio a lui che probabilmente toglierebbe gli stessi diritti a buona parte della popolazione del sud [me compresa], e non ci sta a sentire minare le sue certezze da uomo pronvincialotto quale è. Così, tuonante e suonante, ieri ha fatto sentire la sua voce, fino a proferire Fortunatamente la Lega è molto forte in Parlamento e sono costretti a seguirci tutti. E anche i nostri alleati devono dire sì perchè, se la Lega non dà i voti ai grandi progetti, non li avrebbero per andare avanti [fonte].
Che belle parole, pregne di significato. Ma adesso la domanda mi sorge spontanea: per quanto ancora vogliamo essere disposti a farci prendere a pesci in faccia da cotali macchiette della politica italiana?

11 luglio 2009

Diritto alla rete!

Perché parlare, criticare, discutere, informarci, scambiare opinioni, pensare in modo diverso rientrano nei nostri diritti! Non lasciamoci imbavagliare!

Sciopero dei blogger 14 Luglio 2009. Per maggiori informazioni vai su Diritto alla Rete

9 luglio 2009

Evoluzione dei rapporti madre-figlia: era Facebook

Immaginate uno dei tanti gruppi creato dai ragazzi a proposito di situazioni quotidiane condivise (nel caso specifico è la situazione in cui si deve uscire ma la maglia da indossare non è stata ancora stirata). Immaginate che nel leggere la descrizione del gruppo, l'occhio vi cade sui commenti. Immaginate che il primo di questi commenti è stato fatto da una mamma che scrive:
mia figlia non si è iscritta???? non la posso neppure invitare perchè ha ignorato la mia richiesta di amicizia.


Bene potete pure smettere di immaginare, perchè questa è realtà...facebookiana.

7 luglio 2009

Testa di ca**o

Chi avesse ancora dubbi sul motivo per cui mi sono incazzata (passatemi il termine poco fine) come una biscia quando ho saputo che nella mia regione (NdR Calabria) 8'000 voti erano andati alla Lega Nord, si guardasse questo video

AlboBlog

Aggiornamento delle 20:30.
Matteo Salvini (di chiamarlo onorevole proprio non mi va) se è dimesso dal parlamento italiano. Ma prima di fare questo minimo atto (sempre se sia stata di sua spontanea volontà), ha dichiarato

- Qui la politica non c'entra nulla, non c'entra nulla il razzismo, e chi si stupisce o si scandalizza vuol dire che sono almeno 30 anni che non mette piede in uno stadio...
- Il video in cui canto invece è un'altra cosa, è una festa tra amici che nulla c'entra con la politica, nel corso della quale si sono cantate canzoni da stadio. [fonte La Repubblica]
Ma sembra solo a me che quello che lì si stesse festeggiando fosse la sua elezione a capogruppo della Lega Nord a Milano (E Matteo è il capogruppo e Matteo è il capogruppo...)? E questo non è un contesto politico? E sembra solo a me che il primo a intonare le "belle strofe" sia proprio Matteo Salvini con tanto di bicchiere di birra in mano, seguito ovviamente in coro da tutte le teste pari alla sua (NdR leggete il titolo di questo post)?
Ma sbaglio o codesta persona è europarlmentare ITALIANO a Bruxelles? Non bergamasco, non leghista, ma ITALIANO, ossia rappresentante (mio malgrado) del nostro paese, compresi i napoletani e tutte le persone del sud. Allora, prima di cantare i "coretti da stadio" (che il fatto che siano cantati negli stadi non significa che siano giusti e corretti, anzi a proposito scambi due parole con Platini e le prossime misure anti-razzismo), riconnetta i neuroni alla bocca e non al deretano.

Aggiornamento delle 23:00.

Salvini: Mi sono dimesso perché sono anche europarlamentare e entro oggi dovevo dimettermi dal parlamento nazionale.
Intervistatrice: Ah quindi non per la vicenda...
Salvini: No, non c'entrano i napoletani. Mi sarei dimesso comunque. Tecnicamente perché in quanto europarlamentare dovevo lasciare la carica di parlamentare nazionale...
[fonte La Repubblica]
Lo dico in milanese, chissà il tuo cervello, Savini, ci arrivi di più:
Ma va 'l ciapà in el cul!

4 luglio 2009

Meteo a Milano

Nella tempistica del meteo di Milano, ad una giornata di caldo umido e appiccicoso (dove l'unica cosa che arriva allo 0 Kelvin è la capacità dei miei neuroni di studiare) seguono, puntualmente a cavallo tra le 19 e le 21, vento e la comparsa di nubi minacciose che nell'arco di una ventina di minuti si trasformano in lampi, tuoni e pioggia battente (per la gioia di chi la sera vuole uscire, il che non è il mio caso visto che le mie uscite sono bloccate fino a data da definire).
Quale "legge meteorologica" spieghi questa perfetta ciclicità non la ho ancora trovata.

14 giugno 2009

Quando si toccano anche i diritti dei bambini è tempo di dire "Siamo nella m***a"

La notizia si commenta da se. Mi viene solo da dire Siamo nella m***a...

Milano, niente colonie estive ai figli degli immigrati irregolari


I bambini saranno separati dai compagni nelle attività estive, nonostante abbiano frequentato insieme le scuole elementari, perché una circolare di Palazzo marino non lo consente
di Zita Dazzi

Centri estivi nelle scuole a luglio e colonie al mare del Comune di Milano vietati ai figli degli immigrati irregolari. Lo stabilisce chiaro la circolare pubblicata sul sito Internet del Comune e lo ribadiscono gli uffici dell’assessore all’Educazione, Mariolina Moioli. Per partecipare al programma “Estate vacanza” servono il “ permesso di soggiorno in regola con la normativa vigente, la fotocopia del documento di identità e del codice fiscale dei genitori”. A differenza delle lezioni durante l’anno, che sono considerate scuola dell’obbligo e sono organizzate dallo Stato, le attività educative e ricreative offerte a luglio, agosto e settembre, nelle scuole e nelle altre strutture comunali, sono servizi facoltativi, integrativi, gestiti dal Comune. Quindi, paradossalmente, ci sono bimbi immigrati che vanno a scuola durante l’anno, ma che a luglio devono restare a casa.

Sull’esclusione dei bimbi figli di clandestini o irregolari, l’anno scorso, Palazzo Marino aveva suscitato molte polemiche con la circolare sulle iscrizioni alle scuole materne. In quel caso la magistratura aveva imposto che i bambini irregolari venissero ammessi purché in grado di dimostrare “l’abituale dimora in città”. Per i centri estivi negati ai figli degli irregolari arriva la prima protesta ufficiale: quella del collegio docenti dell’istituto comprensivo Thouar-Gonzaga” (elementari via Brunacci, via Gentilino, via Vigevano, via Gorizia, medie di via Tabacchi e via Gorizia). “Presa visione della normativa del Comune — scrivono in un documento — gli insegnanti esprimono la loro profonda indignazione per la mancata tutela del diritto per i minori a godere di uguale trattamento e pari opportunità; denunciano la violazione del diritto di uguaglianza sancito dalla Costituzione; chiedono che tale normativa venga immediatamente modificata al fine di ristabilire le condizioni affinché a tutti gli alunni siano garantite pari possibilità di accesso». Nessun commento da parte dell’assessore Moioli.

12 giugno 2009

Tocca a noi!


E' tempo di far parte attivamente delle scelte che riguardano noi! Limitarsi a lamentarsi che quello che c'è non ci piace, non porta a niente! Portiamo avanti questa iniziativa, costa solo un po' del nostro tempo!

Tocca a Noi

9 giugno 2009

Ma come cappero è possibile?

Premetto che sono al quanto girata di scatole, il che si riflette nel mio modo di scrivere. Chiunque possa sentirsi offeso dalle parole che sono scritte qui sotto può benissimo non leggere, nessuno lo obbliga. Se questo ipotetico qualcuno continua a leggere, fatti suoi, io lo ho avvertito.

Adesso io vivo a Milano da quasi 4 anni e venendo a vivere qui sapevo bene che mi sarei trovata di fronte ai proclami della Lega Nord con tutto quello che ne consegue (vedi manifesto elettorale con la rappresentazione di un capo dei nativi americani e l'enorme balla storica che racconta). Ma come cappero è possibile che nella mia regione, nel mio sud, abbia raccolto 1% dei voti? Ma hanno immerso i neuroni con la paraffina prima di entrare nel seggio? Si sono resi conto di aver votato un partito dove ci sono persone, che a prescindere del fatto che ti smazzi o no (e da calabrese so bene che la mia regione ha seri problemi), ti considerano inferiore? Ma si sta blaterando? (per dire che è tutto vero, ecco la fonte).

6 giugno 2009

Milano come l'Africa

Lettera di un lettore sulla rubrica Italians del Corriere della Sera Milano come l'Africa
Caro Beppe,
finalmente il presidente del Consiglio ha colto il problema, Milano è una città africana, sono completamente d'accordo con lui. Si potrebbe mai immaginare una Milano alle soglie del 2010 con le metropolitane vecchie e scassate, con le scale mobili delle stesse in perenne stato di abbandono, con un traffico nevrotico e un Ecopass che porta in dote milioni di euro spesi per comprare autobus con l'innovativo e superecologico nuovo carburante, il diesel, ma di risultati a livello ambientale meglio non parlarne. D'altronde si sa che a Milano, come in Africa, quando nevica è una catastrofe. Dove altro, se non in un Paese del terzo mondo, esistono voragini scavate nel terreno, anni fa, da sedicenti aziende per costruire fantomatici parcheggi che vegetano in mezzo al panorama metropolitano? Vogliamo parlare dei dirigenti assunti dal nuovo sindaco e ricusati dalla Corte dei conti? O dell'alta professionalità di quelli che si sono fatti infinocchiare dalle banche con i derivati? Vogliamo parlare delle piscine, inesistenti o non agibili, della mancanza di posti negli asili nido, della demenzialità nella costruzione delle piste ciclabili? Ma forse basterebbe ricordare come è stata gestita la questione Expo nell'ultimo anno. Ha ragione il presidente del Consiglio.
Grazie Silvio e Umberto, grazie di tutto.

Lorenzo Magni

22 maggio 2009

Maria Amelia Lopez

E' morta oggi Maria Amelia Lopez, la "nonna dei blogger" come era stata soprannominata dalla stampa spagnola. Aveva iniziato il suo blog il giorno del suo 95° compleanno, spinta dal nipote, e da allora non aveva smesso, entrando a far parte della grande famiglia dei blogger. La sua pagina A mis 95 años/ 95 years old blogger era diventata pian piano una delle più seguite nel suo paese e non solo.
Centinaia dei suoi "nipoti/blogger" stanno, in queste ore, lasciando il loro ultimo saluto a questa donna sulla sua pagina.

29 aprile 2009

Victor Victoria e i fratelli Bergamasco

Non so chi di voi nello zapping serale abbia, per caso, buttato l'occhio su Victor Victoria. A chi è capitato, avrà certamente notato...come dire...due piacevoli e possenti presenze (mi riferisco soprattutto al pubblico femminile e a quello gay...ma anche etero se ha un po' di occhio): i fratelli Bergamasco. I cari Mirco e Mauro (che fantasia i genitori nello scegliere i nomi) si sono lasciati intervistare da Victoria Cabello (decisamente una delle presentatrici che preferisco). Proprio durante questa intervista/gag, Victoria Cabello chiede ai due rugbisti della nazionale (nonché del Stade français Paris Rugby) chi dei due si sarebbe "portato via" Geppi Cucciari a fine programma.
Adesso, non so voi, ma io al posso della Cucciari avrei detto Ma perché solo uno dei due? Se proprio "devo", perché doversi "limitare"?

Io preferisco un tipo di fisico più asciutto...ma i due fratelli decisamente non li butterei via.
E dopo questa manifestazione semi-adolescenziale di neuroni allo sbando, vi dò la buona notte.