Impatta in un modo che neanche credo e averlo capito a km di distanza da Milano me lo conferma. La presenza di Mattia non mi fa effetto, i luoghi di questo mare sono pieni di ricorsi suoi e di altri ragazzi ma sono solo ricordi, niente più, solo un passato che più di ciò non può essere.
Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio di Simone, mi chiedeva delle vacanza e mi diceva qualcosa delle sue. Io ho risposto usando un'imposta tranquillità e distacco. In realtà ho sorriso come una scema per tutta la giornata. La scorsa notte lo ho sognato e sinceramente avrei voluto non svegliarmi. Sono impallata, decisamente come da anni non lo ero.
E' bello e brutto allo stesso tempo.
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24 agosto 2008
1 luglio 2008
Piccoli sassolini
La realtà è che continuo a controllare se nel suo msn space c'è qualcosa di nuovo, una sorta di curiosità, di domanda "ma sei ancora vivo, anche se non per me?". Che ci posso fare, sono fatta così, le pietre che metto sopra sono piccoli sassolini e ci prima di coprire tutto ci vuole tempo.
12 giugno 2008
Probabilità
Le probabilità che una persona diventi indelebile dentro di me dopo pochi sguardi sono esigue. Ma quando così è, vivo un misto di curiosità e incertezza che permane di sottofondo più a lungo di quanto io stessa voglia.
25 maggio 2008
Scrivere
La mia voglia di scrivere non può esser collegata a te, no è qualcosa di estremamente personale per aver un qualsiasi legame con un'altra persona. Lo scrivere è il mio ego che scoppia e implode, una fissione e fusione che avviene contemporaneamente, la caduta nel pozzo senza fondo dei miei pensieri e delle miei emozioni,... è tutto ciò che nascondo gelosamente da 21 anni, aspettando, allo stesso tempo, che qualcuno lo scopra. E' uno di quei momenti in cui spero sia sufficiente uno sguardo per capirmi, ma già so che così non sarà.
21 maggio 2008
Questo è il mio carattere.
Smetto di aspettare, forse ho poca costanza, forse no ma questo è il mio carattere. A dicembre sul mio vecchio space ho scritto che non so stare dietro le persone a tempo indefinito, dopo un po' passo oltre. Questo tempo è variabile, dipende dal periodo che sto passando, dipende dalla mia razionalità e quanto riesce a prevalere sugli altri mie aspetti. Mi dispiace per quello che mi diceva e, in parte, tenta ancora di dirmi una parte di me, mi dispiace perché si era accesa una spia istintiva che spesso è silente, per il senso di auto-illusione, preventivato ma non per questo piacevole. Il mio mondo gira ancora a 360°, l'interesse che ho per te non basta a fermarlo e le attenzioni poste da altre 2 persone mi spingono ancora di più a andare avanti. Non è una tua colpa, non ti ho chiesto niente di esplicito; non riesco a interpretarla neanche come una mia mancanza perché io sono questa, lo ero prima, lo sono tuttora e nell'esser me stessa non esiste il sbagliato e il giusto. Come scrisse una volta Mattia: Si sempre te stesso, nessuno potrà dirti di farlo nel modo sbagliato.
19 maggio 2008
16 maggio 2008
Perdermi nei miei pensieri...
Perdermi nei miei pensieri non è poi così strano, è una cosa che mi contraddistingue da sempre. Quello che cambia sono i pensieri. E' il flusso di ioni e mediatori chimici che attraversa alcune aree del mio cervello, come ora che sto scrivendo. E' questa biologia impalpabile, fine, ignota che mi porta a sognare in pieno giorno, a volare come Icaro con la paura di avvicinarmi troppo al sole dei timori e delle incertezze. Cosa trovo nei miei pensieri? Trovo bolle di sapone che rischiano di scoppiare, trovo sogni belli che non so come realizzare, trovo la voglia di qualcosa che mi sconvolga, mi scompagini, mi confonda.
Marti teme che sia come 3 anni con Mattia, non me lo ha detto apertamente ma so che è la prima cosa che le è venuta in mente, lei che è stata una delle poche a sentire i miei alti e bassi, la mia gioia e quel profondo dolore. Sentirmi così impantanata, così impallata la porta a esser cauta e non posso darle torto perché non so dimenticare; avvicinarsi così tanto all'esser innamorati per poi esser ributtati nel buio del silenzio è una cosa che non si può dimenticare. No, non sarà come allora, comunque vada, non lo sarà. "Quello che non uccide, fortifica" e io sono riuscita a rialzarmi, perdendo molto di quella che ero prima, cambiando a forza.
Marti teme che sia come 3 anni con Mattia, non me lo ha detto apertamente ma so che è la prima cosa che le è venuta in mente, lei che è stata una delle poche a sentire i miei alti e bassi, la mia gioia e quel profondo dolore. Sentirmi così impantanata, così impallata la porta a esser cauta e non posso darle torto perché non so dimenticare; avvicinarsi così tanto all'esser innamorati per poi esser ributtati nel buio del silenzio è una cosa che non si può dimenticare. No, non sarà come allora, comunque vada, non lo sarà. "Quello che non uccide, fortifica" e io sono riuscita a rialzarmi, perdendo molto di quella che ero prima, cambiando a forza.
Snowflake
Ma ti sembra giusto che io non riesca a concentrarmi? Te ne rendi conto? Certo che no, neanche lo sai. Il problema è che sei come me, è difficile interpretare cosa ti passa per la testa, per cui posso solo sperare. Se penso a come sto scrivendo quasi non mi riconosco, non sono io così o, almeno, non sono la solita Ste. Sono andata a riaprire la cartella dei snowflakes, dove sono conservate tutte le immagini che ho raggruppato per la presentazione di inglese. Tra tutte ho scelto questa, una delle mie preferite.
Non è bellissima? Ed è semplicemente natura, è il mattoncino più piccolo di quello che ti piace tanto, di quella neve che accende la gioia umana a tutte le età. E' una stella di acqua che si posa sulla terra.

Sai
nascono così
fiabe che vorrei
dentro tutti i sogni miei
e le racconterò
per volare in paradisi che non ho
nascono così
fiabe che vorrei
dentro tutti i sogni miei
e le racconterò
per volare in paradisi che non ho
15 maggio 2008
Attesa
Il pensiero, forse irrazionale, di avere poche speranze, di trovarmi di fronte a qualcosa che alla fine non si svilupperà, è come una tenaglia che stringe il mio cervello emotivo. E' come se fosse troppo e per questo non realizzabile, come se tu fossi troppo... Ma come posso dirlo se non ti ho ancora visto? Pensieri stupidi, paure inconsistenti che si insinuano nel mio aspettare. Ho letto il tuo ultimo blog, come gli altri mi è piaciuto, mi ha fatto sorridere per il tuo modo di porre le cose e per l'autoironia, ma allo stesso tempo mi sono sentita così lontana dal tuo mondo che mi sembra impossibile avvicinarmi. Forse mi sbaglio, non lo so. E' che mi sembra stupido anche lasciarti un commento, mi sentirei di troppo. Funzionano in modo strano le mie sinapsi e più che ritrovarle, studio il modo per capirle.
11 maggio 2008
Glinting eyes
Probabilmente devo avere gli occhi che luccicano tipo...non so neanche io cosa, mi viene in mente l'attuale sirena in dotazione alla polizia, quella che vedi, in qualche modo, già a chilometri. Mi sento una bambina a cui hanno appena regalato quello che ai suoi occhi è la cosa più bella che ci possa essere al momento. Certo che in questi momenti divento tutta scema! Regredisco ai primi stadi dell'adolescenza.
Per come sta andando il discorso si prospetta giovedì pomeriggio..infatti è per giovedì. Non so che scrivere, che pensare, ho la mente a folle. Forse è meglio così, meglio non farsi troppe idee anche se sei tu, Simone, e se ormai ci siamo dette anche troppe cose. Purtroppo sono abituata a metter sempre un po' le mani avanti, è più forte di me.
Comunque sia Tere ti ringrazio, mi hai fatto un po' girare le scatole e idem io a te, ma ne valsa la pena, a prescindere di come andrà.
Per come sta andando il discorso si prospetta giovedì pomeriggio..infatti è per giovedì. Non so che scrivere, che pensare, ho la mente a folle. Forse è meglio così, meglio non farsi troppe idee anche se sei tu, Simone, e se ormai ci siamo dette anche troppe cose. Purtroppo sono abituata a metter sempre un po' le mani avanti, è più forte di me.
Comunque sia Tere ti ringrazio, mi hai fatto un po' girare le scatole e idem io a te, ma ne valsa la pena, a prescindere di come andrà.
...eppure neanche ti conosco
Mi chiedo da sola perchè, per quale strano motivo mi sembri così diverso e affine. Non ho visto ancora i tuoi occhi ma mi sembra già di conoscerli, non conosco i tuoi dubbi ma in parte li percepisco, non so cosa vuoi ma spero non sia una bolla di sapone. Mi lasci scrivere nei messaggi parole su parole come non ho mai fatto e continui a leggerle, mi lasci in sospeso quando tardi a rispondere per poi sorridere quando trovo un tuo messaggio. Mi hai incuriosito e forse non te ne sei neanche accorto. Mi hai portato a riscrivere dopo mesi di "allergia" ai blog (...sì perchè è per te che ora sto scrivendo) ma non ho il coraggio di dirtelo, non ho il coraggio di fare un passo nella tua direzione, anzi mi stupisco delle ultime parole che ti ho scritto (forse lo devo solo a Tere). Mi porti a pensare, a pensare troppo eppure neanche ti conosco.
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