Nella tempistica del meteo di Milano, ad una giornata di caldo umido e appiccicoso (dove l'unica cosa che arriva allo 0 Kelvin è la capacità dei miei neuroni di studiare) seguono, puntualmente a cavallo tra le 19 e le 21, vento e la comparsa di nubi minacciose che nell'arco di una ventina di minuti si trasformano in lampi, tuoni e pioggia battente (per la gioia di chi la sera vuole uscire, il che non è il mio caso visto che le mie uscite sono bloccate fino a data da definire).
Quale "legge meteorologica" spieghi questa perfetta ciclicità non la ho ancora trovata.
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