30 dicembre 2008

...

Mi chiedo cosa sia effettivamente l'amicizia, in 22 anni temo di essere ben lontana dal capirlo.

29 dicembre 2008

Fabrizio Moro - Citazione

Mi domando se la mia è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Tempo fa, mia madre mi ha raccontato che in realtà dovevo nascere il 20 Dicembre, però me la presi comoda, molto comoda: nacqui 9 giorni dopo, a ridosso del nuovo anno, alle 4 e 30 circa di mattina. Era un lunedì come oggi.

25 dicembre 2008

Un piccolo pensiero



BUON NATALE!

22 dicembre 2008

iTunes

Il portatile che sto ora utilizzando per accedere a internet, entrare nel mio blog e scrivere questo post, mi è stato consegnato il primo Ottobre del 2005, il primo giorno di università, con un formula in comodato d'uso. Si tratta di un Apple Macintosh iBook G4, per me cresciuta con i Windows sin dalla tenera età un altro mondo a cui doversi abituare. Tra le novità con cui mi confrontai c'era un programma per la riproduzione di musica a me completamente nuovo: iTunes.
Una delle prime cose che apprezzai di iTunes era la possibilità di creare le playlist, ossia delle raccolte di brani a cui dare un nome. Così dal terzo giorno iniziai a creare playlist, inserendo i brani che in quel momento contraddistinguevano il mio stato d'animo, il mio Io più o meno visibile, richiamato nel nome della playst. Il nome aveva una codifica ben precisa: [lettera dell'alfabeto]) [data] [titolo]. In poco più di tre anni ne ho create un bel po', anche se con un rate decisamente minore da Marzo di questo anno in poi.
Oggi nel tentare di caricare un film, da passare successivamente sul iPod, il portatile ha avuto un blocco totale (del tipo che mi è apparsa una finestra che mi intimava, in differenti lingue, di chiudere il portatile tenendo premuto qualche secondo il tasto di spegnimento). Riavviato il computer, riaperto iTunes, il programma ha avuto una qualche sorta di danno nello scrivere i dati per cui ha resettato tutto, dalla libreria di brani ai video, dai podcast alle playlist. Per i brani, i video e i podcast poco male, ho solo dovuto riaggiungerli ed è tornato come prima. Lo stesso non è valso per le playlist, senza volerlo ho cancellato la cronistoria dei miei pensieri, di quello che passava dentro di me in quel periodo, dell'altalena del mio umore. L'ultima si chiamava If I'll touch you. Altre le ricordo vagamente e in ordine sparso:
Nuvole
L'Eternità - Mattia
Ti lascio la mia vita non è più qui
Exam time
Una canzone e un ballo che mi cambiò

No one catch me – Ways of Noise

Like a strange sound
Non ne ricordo di più, è come se li avessi davanti agli occhi ma non riuscissi a leggere le parole. E' strano pensare che abbia perso questi ricordi.

20 dicembre 2008

Out of the window

Questo è quello che scorgevo fuori dalla mia camera quando ho chiuso la persiana, erano circa le 18. Non sono esattamente una fotografa professionista, ma ho fatto del mio meglio per non farla venir mossa. Il puntino che si vede in cielo, se non erro, dovrebbe essere Giove.
E' bello guardare il cielo, d'inverno poi appare più nitido (o forse lo è realmente...). Questo mi manca a Milano. Ma forse a Milano manca soprattutto gente che guardi il cielo, che sia di giorno o di notte.

18 dicembre 2008

Milano natalizia

Ultima sera a Milano prima delle vacanze, obbligatorio il giro tra Duomo e Castello a guardare le illuminazioni (e a fotografarle come se fossi una turista più che una studentessa ormai al quarto anno in questa città). E' stata un occasione intanto per immortalare la facciata del Duomo completamente priva di impalcature, semplicemente spettacolare. Pensare che la prima volta che sono stata a Milano, nel Febbraio del 2004, ero contentissima di vedere finalmente il Duomo...non vi dico come ci rimasi male a vedere la facciata completamente coperta dall'impalcatura (non pensavo ancora neanche lontanamente che ci sarei tornata per l'università a Milano)

Una bella differenza rispetto ad ora

Per chi ha la possibilità e non teme il freddo, decisamente da gustarsi il mix di luci e musica al Castello Sforzesco. Veramente bello. La ciliegina sulla torta è stata Hallelujah di Jeff Buckley, emessa dagli altoparlanti collegati alle luci. Adoro quella canzone.

Adesso devo ancora fare le valigie, anzi è meglio che mi muova e lasci perdere il computer. Concludo con una frase detta e stradetta ma ci sta: al prossimo anno.

17 dicembre 2008

Eluana Englaro

La politica, con tutta la coltre putrida che la circonda, sta tramutando una voragine istituzionale in una soap-opera fatta di mosse, contromosse, stravolgimenti e processi pubblici di bassa lega. Tanto chi soffre non sono certamente loro, il calvario lo sta vivendo solo la famiglia Englaro.
Da voltastomaco...

12 dicembre 2008

...

Mi sento una stupida. Odio far finta di niente, di non sentire, non vedere, non provare.

7 dicembre 2008

Negli occhi di mia nonna

Ieri sera negli occhi di mia nonna mi è sembrato di vedere per un instante l'anziana donna con cui sono cresciuta. Non so neanche bene come descriverlo.
Tra 22 giorni è il mio compleanno, il ventiduesimo e mi viene difficile non pensare che appena un anno fa eravamo a casa mia, per una festa in famiglia: niente amici, niente sbattimento per vedere chi viene e chi no, semplicemente io, i miei e i nonni. Ho una foto con nonno e nonna in cui io ho una espressione scema, come al mio solito. Il pranzo della domenica, come oggi, era il pranzo con i nonni. Negli ultimi anni ero quasi sempre io a andarli a prendere a casa e poi a riaccompagnarli. Oggi pranziamo da soli. E non ci sarà più la cena della Vigilia, il pranzo di Natale, il pranzo per il mio onomastico,... Ricordi, rimarranno ricordi, bei ricordi.
Come se ora la nonna con cui sono cresciuta sia rimasta intrappolata nel proprio corpo, nella propria mente, in quello che non riesce più a dire o a fare. La razionalità, il saperlo come sempre può solo dirti che la pillola sarà molto amara, non potrà mai addolcirla.

30 novembre 2008

François de la Rochefoucauld - Citazione

Siamo così abituati a camuffarci agli occhi degli altri che alla fine ci camuffiamo anche ai nostri occhi

Charles Baudelaire - citazione

La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia, abitano i nostri spiriti e agitano i nostri corpi; noi nutriamo amabili rimorsi come i mendicanti alimentano i loro insetti.

I nostri peccati sono testardi, vili i nostri pentimenti; ci facciamo pagare lautamente le nostre confessioni e ritorniamo gai pel sentiero melmoso, convinti d'aver lavato con lagrime miserevoli tutte le nostre macchie.
È Satana Trismegisto che culla a lungo sul cuscino del male il nostro spirito stregato, svaporando, dotto chimico, il ricco metallo della nostra volontà.
Il Diavolo regge i fili che ci muovono! Gli oggetti ripugnanti ci affascinano; ogni giorno discendiamo d'un passo verso l'Inferno, senza provare orrore, attraversando tenebre mefitiche.
Come un vizioso povero che bacia e tetta il seno martoriato d'un'antica puttana, noi al volo rubiamo un piacere clandestino e lo spremiamo con forza, quasi fosse una vecchia arancia.
Serrato, brulicante come un milione di vermi, un popolo di demoni gavazza nei nostri cervelli, e quando respiriamo, la morte ci scende nei polmoni quale un fiume invisibile dai cupi lamenti.
Se lo stupro, il veleno, il pugnale, l'incendio, non hanno ancora ricamato con le loro forme piacevoli il canovaccio banale dei nostri miseri destini, è perché non abbiamo, ahimé, un'anima sufficientemente ardita.
Ma in mezzo agli sciacalli, le pantere, le cagne, le scimmie, gli scorpioni, gli avvoltoi, i serpenti, fra i mostri che guaiscono, urlano, grugniscono entro il serraglio infame dei nostri vizi,
uno ve n'è, più laido, più cattivo, più immondo. Sebbene non faccia grandi gesti, né lanci acute strida, ridurrebbe volentieri la terra a una rovina e in un solo sbadiglio ingoierebbe il mondo.
È la Noia! L'occhio gravato da una lagrima involontaria, sogna patiboli fumando la sua pipa. Tu lo conosci, lettore, questo mostro delicato - tu, ipocrita lettore - mio simile e fratello!
Mi è impossibile citare solo una parte di questa poesia...

27 novembre 2008

L'Aura - Citazione


Splendi gelido e folle diamante,irraggiungibile,
prima che il giorno ti rubi la luce
e le mani di quelli che
piangono con me nel cuore
comincio a pensar di amare solo te.
di voler solo te.

...comincio a pensare di voler te.

26 novembre 2008

Affinità astrologiche

Non so quanto gli altri badano a ciò che si dice a proposito del proprio segno zodiacale, personalmente non leggo l'oroscopo, né lo seguo. Credo che il modo corretto di dire sia: l'oroscopo mi è indifferente. Questo non toglie che mi capita di leggere descrizioni del mio segno, Capricorno, e di trovare, quelle che io reputo, similitudini con il mio carattere. L'ultimo che mi è capitato tra le mani è uno dei risultati di un test di Facebook (Qual è il segno astrologico con cui hai più intesa? NdR il risultato è stato Sagittario):
"Capricorno
Questo sì che è un segno tutto d'un pezzo. E' il più vecchio dello zodiaco e difatti la sua caratteristica principale è la saggezza. Sicuramente vi piacciono le persone riservate, eleganti nei gesti e diretti ma con estrema diplomazia. Celano una furbizia inaspettata e talvolta un opportunismo impercettibile. Sono grandi eremiti quindi non te la rendere se vuole star solo; sicuramente non ha un amante ma deve stare con se stesso, coccolarsi per poi poter coccolare te che lo ami e che lo desideri. Istinto di protezione verso se', la famiglia e il territorio sono peculiarità ben radicate, difatti la difesa è sempre presente, è un segno con molte risorse, qualche insicurezza ben nascosta e capacità espressive potenti, quasi con sapori antichi e colori pastellati. Insomma un vero mistero da risolvere e assaporare. Cerchi amici fidati, che ti ascoltino e che ti risolvano anche i problemi e vuoi amanti vibranti e forti. Ma cerca di riscaldarli un po' perché tendono ad essere freddi e diffidenti."

Non so se è così per altre persone nate sotto le stelle di Capricorno, certamente più cose rispecchiano il mio carattere. Se sia un caso o un artificio ben creato non lo so.

25 novembre 2008

Iodiquestamaterianonhocapitounca**o

Il mio elettroencefalogramma da un segnale piatto da quando ho fatto la sconcertante scoperta la concomitanza tra gli eventi "lezioni scambiate da parte mai e lezioni spostate da parte di una prof", fa si che io mi becchi 3 di 4 tutorial esattamente i giorni 9, 10 e 11 dicembre. Mi spiego meglio. Questo anno seguo un corso che dire astruso è dire poco, già il nome è tutto un programma: Applicazioni bioinformatiche alla genomica e proteomica. Se al nome avete pensato "Ehhh?!?!?" vi assicuro che le lezioni sono peggio (della serie Iodiquestocorsononhocapitounca**o): trattasi infatti, per lo più, di un misto di fisica e matematica assortite con equazioni lunghissime, complicatissime, "che ormai svolgono i computer" (ma che noi dobbiamo sapre comunque...). Queste è il sunto della materia principale di questo corso: Cristallografia a raggi X (ma le altre non sono poi così da meno). Le sue applicazioni, per chi è del mio campo (NdR biotecnologie e affini), oltre a esser utili, sono molto carine e coreografiche, come l'immagine qui sotto. Questa specie di barile colorato di verde è la struttura cristrallografica della proteina GFP (green fluorescent protein), scoperta quanche hanno fa e molto utile in molti ambiti della ricerca in quanto diventa fluorescente (ossia emette luce) quando "colpita" da raggi UV (c'è chi si abbronza e chi emette luce...). E' diventata nota anche ai non addetti grazie alla creazione dei topolini transgenici che esprimevano suddetta proteina nella pelle e di diventavano fluorescenti quando colpiti da raggi UV (come quelli nella foto a destra).

Giusto per onor di cronaca questa proteina è abitualmente utilizzata per motivi meno folkloristici, quali lo studio di meccanismi cellulari e tissutali, come lo studio della struttura organizzativa della corteccia cerebrale (foto a sinistra) o della migrazione dei neuroni all'interno di essa nei primi stadi crescita (foto a destra). Credo che sia superfluo dire che non sono state utilizzate persone per fare tutto ciò...

A cosa serve averne la struttura 3D? A poterne studiare più aspetti dall'interazione con altre proteina a cambianti che avvengono in seguito a mutazioni.
Tornando al mio elettroencefalogramma piatto, questo corso prevede, al di là delle lezioni frontali, dei tutorial, ossia delle lezioni aggiuntive effettuate in laboratorio o in altre aule idonee dove sarà possibile applicare parte degli insegnamenti. E' intuibile che se uno delle lezioni non ha capito nulla, difficilmente potrà brillare durante il tutorial (ne tanto meno sperare nell'infusione della conoscenza). Se a ciò si aggiunge il fatto che 3 occuperanno i giorni immediatamente successivi al ponte dell'Immacolata, potete capire i motivi di tale effetto sulla mia attività cerebrale.

Nota fuori argomento: Jo (cliccare sul nome per aprire i post che lo riguardano) mi ha inviato un messaggio per informarmi che ha superato l'ultimo esame, per cui via ai festeggiamenti quando sarò di nuovo in Calabria (alla faccia dei tutorial)

24 novembre 2008

Poco più di due anni fa

È una sensazione incredibile lì, nel silenzio, quando tutto intorno a te dorme, guardare e pensare "Anche da qui, da dove sono per scelta, solo e unicamente della ragione, ci sono...". E te ne strafreghi che sono le 2 di notte, che tra 5 ore ti svegli e riprendi una nuova giornata, una nuova settimana...
Pensieri di poco più di due anni fa, guardando al di là della finestra. Cerco in me lo stesso entusiasmo che avevo quando ho scritto ciò. Sembra esser scomparso...ma c'è, è qui per continuare a sostenermi in una città che non sarà mai mia.

21 novembre 2008

Maledettamente amica

Perché mi riesce così facile entrare nella parte dell'amica dei ragazzi, anche quelli che mi interessano? Non riesco a evitarlo, è più forte di me.

20 novembre 2008

Quello che le donne non dicono

E' terminata ora la puntata del programma di Enrico Ruggeri con ospite Maurizia Paradiso. Conoscevo ben poco di lei prima di questa "intervista/racconto", e tuttora ne so non molto di più. Ma mi basta per affermare che Maurizia Paradiso è una grande!

19 novembre 2008

Da Terri Schiavo a Eluana Englaro

Tre giorni fa il Cardinale Ruini ha esordito asserendo "che non si aspettava un caso Terri Schiavo in Italia", ieri l'attuale presidente della CEI, il Cardinale Bagnasco afferma che "pur essendo poche le possibilità di recupero, lo stato vegetativo non può mai essere definito irreversibile". Sono affermazioni che mi danno di che pensare, come cittadina, parte integrante del tessuto sociale italiano, oltre che come cattolica. Intanto mi chiedo perchè l'Italia dovrebbe essere un zona geografica dove non possa esistere un "caso Terri Schiavo":
- forse in Italia non ci sono casi di Stati Vegetativi Permanenti come nel resto del mondo? Eccome se ci sono, anche se un modo distorto di vedere il mondo tende ad allontanare, isolare e insabbiare tragici avvenimenti come questi. E' facile non dare importanza a ciò che ci imponiamo di ignorare, così come scandalizzarsi quando qualcosa emerge dalla coltre di nebbia rendendo note le nostre ambiguità e voragini sociali. Tutto ciò che ci fa scomodo, che ci impone di pensare e riflettere viene chiuso nell'omertà, nel farsi i fatti propri "tanto queste cose non riguarderanno mai me".
E tornando al "caso Terri Schiavo" mi chiedo se sia effettivamente vera l'affermazione del Cardinale Bagnasco, se serva a riflettere o a rendere ancora più stagnante quello che è già assurdamente fermo in Italia.
(preso da http://en.wikipedia.org/wiki/Terri_Schiavo )
L'immagine che vedete qui sopra è la tomografia computerizzata del encefalo di Terri Schiavo (a destra) nel 2002, quando era ancora tenuta in vita, e di un paziente normale di 25 anni (a sinistra). La zona nera visibile in quello di Terri Schiavo indica la perdita di tessuto neurale, soppiantato da liquido. Le zone corticali (ossia quelle vicine alla scatola cranica e caratterizzate da creste) rimaste intatte sono poche e non funzionali (come è stato visto tramite EEG). Tutte ciò che era deputato a quella porzione di sistema nervoso è andato per buona parte perso e non è più ripristinabile. Non sono una neurologa, ma quel poco che so mi fa dubitare sulle possibilità di revertire lo stato vegetativo di situazioni come queste. Molti di noi con nonni o genitori con patologie neurodegenerative, quali Alzheimer e Demenza senile, hanno toccato con mano e toccano con mano quanto già relativamente "minori" lesioni dell'encefalo causano "perdite di abilità" anche gravi.
(preso da http://gamma.wustl.edu/ci001te117.html )
Qui sopra la tomografia di una donna di 76 anni affetta da demenza.
La persona in stato vegetativo probabilmente non è possibile considerarla biologicamente morta, o comunque è difficile determinare un confine netto. Ma anche se è così per legge un paziente può rifiutare le cure, rientra nei suoi diritti. E la nutrizione enterale, ossia il sondino naso-gastrico, è una terapia medica, così come lo è l'amputazione di un arto in caso di gangrena, o come il trapianto di fegato in caso di epatite fulminante, o come la trasfusione di sangue in caso di emorragia: sono disposizioni salva-vita a cui un paziente può rifiutare di sottoporsi per quanto assurdo possa sembrare al resto del mondo. Allora se i pazienti in stato vegetativo sono vivi e hanno i diritti di tutti pazienti, tra questi rientra il diritto di rifiutare cure mediche. Cosa è che manca? La coscienza sociale, l'informazione e quella che da troppi viene considerata un eresia: il testamento biologico. Se per me cattolica è vita anche quella in condizioni di stato vegetativo e desidero viverla, lo scrivo e quella è la mia e solo mia volontà, che non ha niente a che vedere con quella degli altri, con il senso che gli altri danno alla propria vita. Chi sono io per imporre la mia definizione di vita agli altri? E chi sei tu, resto del mondo, per imporre a me la tua definizione?
E' una questione di avere le palle (perdonatemi la parola poco fine) di aprire un dibattito serio che non coinvolga solo quelli "del mestiere" ma tocchi tutti perchè è qualcosa che riguarda tutti, e decidersi di colmare questo imbarazzante vuoto istituzionale e sociale.

18 novembre 2008

Because the night belongs to us

Because the night belongs to us

La tua buonanotte e il mio sorriso, anche se vuol dire tutto e niente. Eppure sussulto quando ti fai sentire.

Pensieri solitari

Cosa si può perdere innamorandosi? L'amore, quando non c'è più, quando finisce. Ma è così solo se l'amore c'è, non si può perdere qualcosa che non si ha. Allora è meglio avere l'amore è rischiare di perderlo o non averlo ed essere sicuri di non perdere niente. Credo la prima, ma tra le parole e la vita c'è una bella differenza.

Questo pensavo mentre ti guardavo dritto negli occhi.

16 novembre 2008

Oggi è il suo compleanno

...e io non so cosa scrivergli, bloccata dalla persistente paura di esser banale.

15 novembre 2008

Sogno proibito

Giusto una settimana fa ho passato quattro ore a sbavare nei capannoni di FieraMilano. Per il secondo anno consecutivo mi sono trovata di fronte il mio sogno proibito (o meglio, proibitivo visto il prezzo di listino: 18'720 €), senza neanche avere la possibilità si salirci sopra...non è giusto!

31 ottobre 2008

Io ci rigioco perchè a me...va

Stamattina stavo infilando le ultime cose nello zaino prima di volar fuori dalla porta, in ritardo tanto per cambiare, per andare in università dove mi aspettavano 4 ore a cui sopravvivere. Non sviamo il discorso, dunque stavo finendo di sistemare lo zaino quando mi rendo conto che stavo canticchiando Ho messo via di Ligabue, o meglio sentivo la sua voce roca nella mente che emetteva le parole di questa canzone (io non canto per amore del mondo, una campana crepata è decisamente più intonata di me). All'inizio non me ne sono resa conto, solo dopo qualche minuto ho realizzato che la mia mente "sta cantando" Ho messo via (si ci ho messo un po', ma se io la mattina sono rinco già di mio, immaginiamo il venerdì mattina). Mentre ero sulla 93 ho iniziato a ponderare sul fatto che la mia mente aveva scelto proprio quella canzone, non c'è stato nessun incipit evidente che dicesse ai miei neuroni di imitare Ligabue, nessuno.
Il pensiero che mi è passato per la testa in quei momenti è che c'è qualcuno che io non riesco a metter via, o qualcosa. La realtà, quella che spesso nessuno intorno a me nota, è che io fondamentalmente sono una "cotta" perenne, c'è sempre qualcuno a cui volgere le mie attenzioni, anche se solo mentali o al massimo "morfeistiche". Così almeno dall'estate dopo il primo liceo. Ma ci sono parti di me che ho imparato a mascherare bene. In fondo Pirandello docet.


Ho messo via un pò di rumore
dicono così si fa nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.
Ho messo via i rimpiattini
dicono non ho l'età
se si voltano un momomento
io ci rigioco perchè a me... va.
Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te
Ho messo via un pò di legnate
i segni quelli non si può
che non è il male nè la botta
ma purtroppo il livido.
Ho messo via un bel pò di foto
che prenderanno polvere
sia su rimorsi che rimpianti
che rancori e sui perchè
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te
In queste scarpe
e su questa terra che dondola
dondola dondola dondola
con il conforto di
un cielo che resta lì
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via
riesca a metter via,
riesca a metter via te

28 ottobre 2008

Cosa non si fa per...

Sono uscita prima dalla piscina (in realtà sono uscita prima soprattutto per via del compito di domani...ma questi sono solo piccoli particolari), ho quasi volutamente perso l'autobus (con quello successivo che passava dopo mezz'ora) ed ho rifiutato un passaggio condannandomi a una doccia extra (visto che piove e io avevo dimenticato l'ombrello)...cosa non si fa per scambiare quattro chiacchiere con un ragazzo di cui neanche ricordi il nome.

Ci mancava solo la pioggia

Dopo una lezione che ha portato al suicidio i pochi neuroni rimasti nel mio cranio e aver portato a livelli sotto 0 la considerazione che ho delle mie capacità intellettive...
...ci mancava solo la pioggia.
Giornata da archiviare.

27 ottobre 2008

Quando suona la sveglia di lunedì...




Buon inizio di settimana, anche se di lavoro e/o studio...

Ps Cliccare sull'immagine per ingrandire.


23 ottobre 2008

Incontri mattutini

Stamani sulle scale che portano alla metro di Lambrate incrocio un ragazzo di pallanuoto (io scendevo e lui saliva) che si aggiunto questo anno alla squadra maschile e che potrebbe essere una conoscenza interessante. Ho anche notato che si ricorda il mio nome, peccato che io non ricordi il suo...
Direi che un bel inizio di giornata

Perchè non lo hai fatto?

"A un certo punto stavo per baciarti..."

Allora perché non lo hai fatto? Perché me lo dici ora a 1000 km di distanza?
E perché continuo a pensarci?

20 ottobre 2008

Figure di m***a in biblioteca - Capitolo 1

Oggi è la seconda volta che studio nella biblioteca dell'università da quando sono iniziati i corsi e giustamente ho già iniziato a dare il meglio di me in quanto a degne figure di m***a.
Sono tranquillamente seduta al tavolo con il mio portatile con cui prendo appunti durante le lezioni: oggi mi tocca riprendere gli appunti di Cristallografia a raggi X che a lezione ho capito poco o niente. Da quando sono all'università sono abituata a studiare ascoltando musica, possibilmente rock e un po' di metal, specie se la situazione è ostica, in biblioteca con gli auricolari ovviamente.
Così anche oggi pomeriggio inserisco gli auricolari, mi sintonizzo su Virgin Radio (tramite web) e comincio a vedere gli appunti. Poco dopo inizia una delle mie canzoni preferite di questo periodo All summer long di Kid Rock e alzo un po' il volume...ma qualcosa non mi torno, la sento strana. In quel momento mi accorgo che lo spinotto non era ben inserito per cui le casse del portatile non erano state completamente disattivate.
Porca pupazza!
Sistemo subito lo spinotto e mi guardo intorno. Un ragazzo seduto al tavolo di fronte sorride e io vorrei scomparire. Gli chiedo se si sentiva (muovendo le labbra come se pronunziassi le parole), lui risponde: Un po'. E io spontaneamente muovo le labbra per dire Che figura di merda! E il ragazzo continua a sorridere.
Meglio tornare alla Cristallografia a raggi X. Come iniziare bene l'anno accademico...

13 ottobre 2008

Una birra

Ultima sera di questa breve vacanza a casa. Sono uscita semplicemente a bere una birra (praticamente acqua dopo le tre serate passate...) con un ragazzo che ho conosciuto due sere fa, amico di amico di amica (che giro storto...vabbè). Nessuno dei due accettava l'idea della serata casalinga (sempre a causa delle sere precedenti...stonava troppo come idea), così ci siamo ritrovati a Rende a un piccolo pub. Infondo per una birra non c'è bisogno di una location particolare. Abbiamo chiacchierato e passeggiato, niente di più. Rende era praticamente vuota, o meglio quella parte di Rende e alla fine è stato più piacevole così, senza trambusto. Non so dire perchè niente di più, visto che un interesse reciproco di base c'è (o meglio da parte sua credo che ci sia, ma mai dare qualcosa per certo). Un buon motivo è che domani sera, anzi questa sera sarò già in viaggio per Milano per cui tutto si sarebbe risolto in qualcosa da una sera. Comunque è inutile cercare spiegazioni, come è inutile pensare a cosa potrà accadere: per tornare a Cosenza ci vorrà Natale ed è un lasso di tempo tale da non lasciar possibilità di previsioni.
Anche se ultimamente (e come ultimamente intendo gli ultimi tre anni) il fattore "sentimentale" è un punto immobile della mia vita, come acqua stagna, le mie amiche per lo più danno per assodato che io sia single, e io idem o forse anche di più. Non ci sguazzo in questa condizione, ma allo stesso tempo non mi pesa più tanto. A volte sinceramente non ci penso. Scrivendo mi rendo conto che la mia mente non riesce a trovare parole che definiscano come mi sento in tutto ciò, o forse la mia mente non capisce neanche come mi sento (in fondo è ratio).
L'unico punto fermo è che è una situazione stagna, e io non capisco come io stessa la vivo o cosa esattamente voglio. Fino alla fine del liceo almeno una mia presa di posizione c'era, non avevo nessunissima voglia di imbarcarmi in storie "serie", che duravano anni e finivano puntalmente con il liceo, non faceva per me, per come vivevo quegli anni. Ora non la penso più in quel modo ma non cerco comunque qualcuno. Come se io fossi in realtà due mezzi io, in una lotta interna dove nessuno prevale. Come quando si tira qualcosa da due punti opposti, con la stessa forza: non c'è movimento.
Tornando a casa, ho acceso la radio, come sempre su Virgin Radio. La prima canzone trasmessa è stata Innuendo dei Queen. Le note di quella canzone hanno creato un ambienta extrareale: viaggiavo da sola su una strada non illuminata, completamente vuota e con la musica ad alto volume. Mi sembrava di essere altrove.


You can be anything you want to be
Just turn yourself into anything you think that you could ever be 

Be free with your tempo, be free, be free 
Surrender your ego, be free, be free to yourself

7 ottobre 2008

No!

Quel No!, come tutti gli altri, passati e futuri, rimarrà per sempre sulla mia pelle.

6 ottobre 2008

Comunicazione di servizio

Plin-plon
Si avvisa la gentile clientela che...

HO PASSATO IL TEST DI AMMISSIONE!!!


Niente trasferimenti e traslochi...si rimane a Milano altri 2 anni!

Plin-plon

5 ottobre 2008

La mia festa di laurea

Cosa scrivere? Veramente non lo so, se non Grazie mille di cuore per questa festa, per questa serata passata a divertirci e scherza, per il tocco e la fascia da Dottora (o dottoressa che dir si voglia). Soprattutto grazie Kia, per tutto, anche per quello che il resto del mondo non nota neanche.
Fascia da Dottora

Cin Cin!

4 ottobre 2008

Il pene, questo sconosciuto: guida integrata all'organo più chiacchierato della compagnia

Ok, dopo esser rimasti shockati da titolo tornate tra di noi. No, non sono uscita scema né ho intenzione di scrivere un ode al organo riproduttivo maschile. Ma nel mio fancazzismo notturno e nottambulo mi sono messa a vagare per internet e dopo un giro di link cliccati qua e là (che non vi sto a spiegare...più che altro perchè non me li ricordo neanche io) sono giunta a un link che mi ha incuriosito che guarda caso è uguale al titolo del mio post. Il link riportava a un articolo di Gay.tv, che a suo volta riportava e "commentava" un articolo pubblicato dal noto sito alFemminile.com. Presa dalla curiosità, mi sono messa a leggere...e mi sono sganasciata dalle risate (tentando di non far troppo casino con la coinquilina che dorme nella stanza accanto). Vi riporto qui il testo, scrivendo in giallo le note aggiunte dalla redazione di Gay.tv.



Apparso sul settimanale Al femminile.com, l’articolo che vi riportiamo è un “mai più senza” che dovrebbe accompagnare ogni donna al suo appuntamento con la maturità.

Considerandoci molto (MOLTO) ferrati sull’argomento, abbiamo pensato di aggiungere qualche piccola nota.
Nelle puntate precedenti: se siete arrivate su Internet è altamente probabile che sappiate già che i maschi hanno il pene, quindi passiamo oltre.

Spesso le donne hanno idee confuse sul pene (Cos’è quel bagliore in cielo? Un aeroplano? Un PENE? No, è Superman!). Ma conoscerlo meglio significa poter dare più piacere al partner e vivere la sessualità di coppia in modo più appagante per entrambi, sempre che abbiate una relazione, altrimenti potete darvi ad un mercenario senza farvi tutti questi problemi. Per aiutarti ad avere idee più precise ti parleremo dell'anatomia del pene, del funzionamento dell'erezione, dell'eiaculazione e del piacere maschile. Troverai anche i luoghi comuni che circolano sull'argomento, più o meno esatti. Entra nel nostro articolo, affinché il pene entri nella tua vita...
A volte il pene risulta essere un vero mistero per le donne (…ed era lì, in un tempio abbandonato al centro dell’Amazzonia, che il Pene era custodito…). Scopri con noi gli elementi fondamentali della sua anatomia (Unisci i puntini dall’1 al 56!).


LA LUNGHEZZA
Misurarsi il pene è una cosa che fanno tutti gli uomini, preoccupati di non essere normali o di non poter soddisfare la partner o di diventare la barzelletta degli spogliatoi del campo di calcetto. A riposo la lunghezza del pene varia tra 7,5 e 10,2 cm per un diametro di 3,2 cm. Tale lunghezza non è proporzionale all'altezza dell'uomo, né al suo conto in banca, né alle sue capacità mentali Sembra invece sia stata riscontrata una proporzionalità inversa tra le dimensioni del proprio pene e il numero di cilindrata della propria automobile. In erezione la misura del pene va da 12 a 17 cm e un po' meno di 4 cm di diametro. Fidatevi, abbiamo misurato personalmente buona parte della popolazione mondiale. Siamo molto provati ma ne è proprio valsa la pena. La lunghezza media DICHIARATA della popolazione maschile è di circa “28 centimetri nei giorni no, sennò di più, so’ na pantera”. La lunghezza in erezione non è proporzionale alla lunghezza del pene in condizione di riposo, ma non aspettatevi grosse sorprese. La forma del pene varia da uomo a uomo (…ed ecco a voi un esemplare con pene a forma di set di porcellane inglesi…ed ora uno con pene a forma di chalet di montagna…) . Spesso il pene è un po' curvo e tende a flettersi o verso destra o verso sinistra (flettersi non nel senso che si muova. Stà lì fermo, magari storto, ma fermo). E' raro trovare un uomo con un pene perfettamente diritto!(E chi lo trova se lo tiene stretto. Mi riferisco all’uomo.)

I TESSUTI
Il pene è composto da 3 parti: 2 corpi cavernosi e un tessuto spugnoso (ed un romantico set di federe in omaggio!). I due corpi cavernosi - due cilindri situati lungo la parte superiore del pene - durante l'eccitazione si gonfiano e si induriscono grazie all'afflusso di sangue, provocando l'erezione. Sono loro a dare rigidezza al pene. Avete presente un pesce palla? Ecco, ma senza acqua.
Il tessuto spugnoso - cilindro situato lungo la parte inferiore del pene - si gonfia al momento dell'erezione, ma senza diventare rigido. Grazie al tessuto spugnoso il pene conserva una certa flessibilità e puo' adattarsi alla forma della vagina, come le teglie in silicone morbido da forno.
Attraverso il tessuto spugnoso avvengono il passaggio dell'urina e l'eiaculazione.
IL GLANDE
Il glande è situato all'estremità superiore del pene ed è costituito da tessuto spugnoso. E' la zona più sensibile del corpo maschile, a parte il suo Ego.
IL PREPUZIO
E' il sottile strato di pelle che ricopre il glande quando il pene è in riposo e che lo lascia scoperto durante l'erezione, anche in inverno quando fa freddo, e senza rischio bronchite.
Negli uomini circoncisi il prepuzio è stato asportato tramite operazione chirurgica, e risiede in qualche cestino per la raccolta differenziata a rimpiangere i bei tempi andati.
L'EREZIONE
L'erezione maschile è un fenomeno naturale che puo' verificarsi in qualsiasi momento della giornata, specialmente al momento meno opportuno, detto anche "Tipregotipregofachenonsuccedaadesso”. Ecco alcune chiavi per conoscerlo meglio.
DI NOTTE
L’erezione notturna non è legata a una fantasia erotica, ma ha luogo mentre si sogna, qualunque sia il tipo di sogno. Fosse anche un dolce ricordo della vostra scomparsa bisnonna. Depravati che non siete altro. Essa è un riflesso del corpo. L'erezione notturna dura diverse ore ed è molto importante perché permette una buona ossigenazione dei corpi cavernosi ed una rinfrescata alla memoria di mogli troppo trascurate.
DI MATTINA
Anch'essa è un riflesso. L’erezione al risveglio è semplicemente un residuo delle erezioni notturne. Non è dovuta al desiderio, nè alla voglia di urinare.
Molti uomini l'apprezzano, perché vedono che si tratta di una buona erezione e cio' li stimola a fare l'amore!(”Fammi vedere come è la mia erezione oggi…oh, poffarbacco, ma è proprio una bella erezione! Ma che erezione di indicibile pregio estetico! Come la apprezzo!Quasi un quadro di Rubens! Mi toccherà far l’amore con la prima cosa che mi capita sottotiro, cotanta bellezza non può andar perduta!”)
DI GIORNO
In quel caso l'erezione è segno di eccitazione. In alternativa siete narcolettici, e va considerata come erezione notturna. Il desiderio e poi l'eccitazione sessuale determinano l'erezione. Essa è scatenata da pensieri erotici, da un gesto, dalla visione di qualcosa ritenuto erotico…
LA MECCANICA DELL'EREZIONE
L’erezione consiste nel rilassamento delle arterie del pene. Dilatandosi le arterie si allargano, ricevono più sangue e il pene si gonfia. Se state molto molto in silenzio potete sentire il tipico rumore dell’erezione: è lo stesso che fa la cannuccia quando la bevanda nel bicchiere è finita.
Tale gonfiore comprime le vene che si trovano sulla superficie del pene imprigionando il sangue, che fa fatica a ripartire. Più sangue che arriva e meno che se ne va: è l'erezione. (Più bimbi che arrivano e meno che se ne vanno: è la sovrappopolazione. Più grasso che arriva e meno che se ne va: è una dieta che funziona male. Più soldi che arrivano e meno che se ne vanno: è che vi hanno stracciato la carta di credito.)
L'EIACULAZIONE
Conseguenza dell'eccitazione, l'eiaculazione è un fenomeno complesso. (…il nuovo piano elaborato dal Ministro dell’Istruzione prevede un percorso triennale per la Laurea in Teorie e tecniche dell’Eiaculazione. Comprende un piano multidisciplinare che abbraccia ambiti quali la Termodinamica, la Fisica Quantistica, la Tettonica a Zolle e la storia dei Quiz a Premi...). Leggi le nostre spiegazioni per capire meglio come avviene. (“Non dimenticate la colla vinilica e il cartoncino Bristol!”)
QUANDO AVVIENE
L'eiaculazione è una reazione che si verifica quando l'eccitazione raggiunge un livello elevato.
Se un uomo eiacula troppo in fretta significa che la sua eccitazione aumenta troppo rapidamente. Se vi capita un uomo che eiacula subito significa che il vostro livello di bellezza è eccessivo per lui, e che un dio beffardo vi sta punendo per questo. Al contrario, se un uomo fa fatica ad eiaculare significa che la sua eccitazione non riesce ad aumentare abbastanza. Forse gli ricordate una vecchia zia.
LE DUE FASI DELL'EIACULAZIONE
La prima fase è definita " emissione": è quella in cui il corpo prepara lo sperma. Essa consiste nella contrazione degli organi interni (prostata, vescicole seminali, uretra). Tramite tale contrazione vengono raccolti e mescolati i vari componenti dello sperma (gli spermatozoi e il liquido prostatico) immediatamente prima dell'orgasmo, (“Cari amici, eccoci ora alla fase più delicata. Unite il composto montato a neve in una piccola terrina con della farina…”) La seconda fase, definita "eiaculazione" vera e propria consiste nella fuoriuscita dello sperma in getti successivi. Potete accorgervi dell’arrivo di questa fase dalle smorfie di lui, che variano dalla tradizionale “Il segnale è assente. Riprenderemo le trasmissioni il più presto possibile” alla più impegnativa “Apra bene la bocca che le cambio l’otturazione”. Una volta avvenuta l'emissione, è difficilissimo per l'uomo trattenere volontariamente il secondo momento dell'eiaculazione, e non credo esistano casi clinici di gente che ci ha provato senza poi ritrovarsi con una nidiata di pargoli piangenti.
EIACULAZIONE ED URINA
L’eiaculazione fa passare lo sperma attraverso lo stesso canale dell'urina. Ma tutto è previsto affinché le due sostanze non si incontrino. Hanno fatto in modo che tifassero squadre avversarie e che frequentassero giri diversi. All'inizio dell'erezione un liquido di pulizia esce dal pene. Serve a lubrificare, ma anche a togliere l'acidità dell'urina che potrebbe danneggiare gli spermatozoi. Fa tutto da solo, non serve strofinare. Se trovassero l’equivalente per le pulizie di casa avremmo risolto. In seguito sotto la vescica si innesca una specie di "catenaccio" che rende impossibile il gesto di urinare. Il catenaccio non è di ferro. Se vedete qualcosa che luccica da quelle parti è un piercing, oppure state avendo un rapporto sessuale con Robocop. Percio' i due fenomeni dell'eiaculazione e dell'urinare sono totalmente dissociati (eccetto in caso di anomalia ad esempio in seguito ad un'operazione alla prostata).
LO SPERMA
(attenzione perché sta arrivando il Cliffangher di tutto quest’articolo, l’illuminazione sulla via di damasco che non potrà lasciarvi indifferenti). Siete pronti?Sappiate che lo sperma…(rullo di tamburi…)…E' un fluido benefico per la vagina. Non lo sapevate? Sapevatelo! Contiene degli estrogeni che ammorbidiscono l'interno della vagina. Pensate. Estrogeni che ammorbidiscono l’interno della vagina. Prendete una pirofila e ungetela di burro….A volte si dice che lo sperma è un fluido di bellezza per la vagina!(Sperma…perché io valgo!)
IL PIACERE
Il piacere è un elemento essenziale nella sessualità. Probabilmente nessuno ci aveva mai pensato e questo articolo con la sua suprema verità rivelata vi sconvolgerà come uno schiaffone in peno viso. Ci dispiace ma certe cose andavano dette. Ma quali sono le zone più ricettive alla stimolazione? Ti aiutiamo a scoprirlo. Apri Google maps…
LE ZONE DI PIACERE DEL PENE
Il glande: è la zona più erogena del pene. La più più più erogena. Glande glande glande come te sei erogeno solamente tu. E' estremamente ricco di ricettori del piacere, come se ti lanciassero un polipo addosso sull’autobus nell’ora di punta.
Il frenulo: è il lembo di pelle che salda il glande al prepuzio. E' una zona molto sensibile in cui i ricettori del piacere zono concentratissimi, ed è dunque la più sensibile al piacere del corpo maschile. Se tre righe fa abbiamo detto che la zona più erogena del pene era il glande c’è una spiegazione: abbiamo le idee confuse.

La corona del glande: anch'essa è molto sensibile alla stimolazione. La zona più sensibile e quella più erogena. Tanto per chiarire il concetto: una volta ero in discoteca, ho urtato un tizio e gli ho macchiato la maglietta di vino.
-E’ la mia maglietta preferita!-Scusa!...hai una maglietta preferita?
-Ogni mia maglietta è la mia maglietta preferita!
La zona sotto il pene, tra i testicoli e l'ano: è la continuazione del pene, sotto la pelle, ed equivale al punto G femminile. Attenzione: pur essendo la continuazione del pene non può essere utilizzato per il computo totale dei centimetri. No, non barate. Un massaggio energico in questa zona provoca sensazioni di piacere intense e profonde. Attenzione, non troppo intenso, è pur sempre carne che non va frollata.
I MODI DI STIMOLAZIONE DEL PENE
Gli sfioramenti leggeri: il glande, il frenulo, la corona del glande sono molto sensibili a sfioramenti leggeri. Non troppo leggeri: per quanto vi sentiate persone brillanti il pene non è stimolato se gli raccontate una barzelletta. L'ideali è che tali sfioramenti avvengano nell'umido (lubrificazione vaginale, saliva, gel, l’acqua dell’impepata di cozze…) in quanto non devono essere molto energici. Gli uomini apprezzano molto i movimenti relativamente lenti all'inizio che via via si accelerano.
Le pressioni energiche: sono efficaci nella zona sotto il pene, tra i testicoli e l'ano. Una pressione forte e lenta provoca un piacere molto intenso, che non tutti gli uomini conoscono. Sconsigliato l'uso del martello.
STOP AI LUOGHI COMUNI.
Basta, basta con questi luoghi comuni! La mezza stagione è ovunque!
Il pene dà adito a molti luoghi comuni. Tra questi: “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia il pene”, “Si stava meglio quando si stava pene”, “Sopra il pene la capra campa”, “Chi è causa del suo pene pianga se stesso” e “Campa cavallo che il pene cresce”.
Ma quali sono quelli da sfatare?
EIACULAZIONE=PIACERE
Falso! Un uomo puo' eiaculare senza piacere, in quanto esistono orgasmi fisici senza piacere emozionale, generalmente chiamati “rapporti coniugali”.

SE PROVA DESIDERIO DEVE AVERE UNA EREZIONE
Falso! Un uomo, soprattutto se si sente intimidito, puo' desiderare la partner senza avere un'erezione. Può capitare che un ragazzo desideri passeggiare mano nella mano con la propria fidanzata senza provare desiderio di possederla. Il desiderio può anche essere solo quello di pettinarle i capelli, di andare insieme a fare shopping, di cucirle i vestiti. Non c’è bisogno di chiarire di che tipo di ragazzo stiamo parlando, no? Le difficoltà di erezione possono essere dovute anche a certe medicine, o a problemi di salute. Vedi sopra.
PIU' IL PENE E' GRANDE MEGLIO E
'Falso. Quello che conta è invece la durezza del pene e il modo di servirsene. Per “il modo di servirsene” non ci si riferisce a performance artistiche quali quelle di “Puppetry of the Penis” o “Pricasso”. Infatti l'interno della vagina è sensibile soprattutto alle pressioni intense, e inoltre le zone più ricettive al piacere si trovano solo alcuni centimetri oltre l'ingresso della vagina.
IL PENE FA MALE
No, non fa male, nemmeno dopo un pasto abbondante. Molte donne considerano inconsciamente la penetrazione come un gesto violento. Tale idea è dovuta anche a quanto si dice della prima volta: il dolore, il sangue, la sensazione che non è poi tutto sto gran chè,.... Per non parlare degli stupri, in cui con il pene viene profanata l'intimità più profonda di una donna. Eppure il pene è un organo morbido, fragile e sensibile (qui forse vi abbiamo gettato in uno stato di confusione: si, si può essere morbidi e fragili al tempo stesso. Un esempio? Un peluches pieno di schegge di vetro). Tutto dipende da come viene usato...
Adesso che tutto è stato chiarito è che ogni mistero è stato svelato, non ci resta che augurarvi buona fortuna, care amiche, per un futuro carico di consapevolezza!

2 ottobre 2008

Test di ammissione

Ieri alle 13:50 è iniziata la tragedia greca dal nome "Test di ammissione". Scherzi a parte, non so dire se ero tesa o meno, ho rimosso tutto. Ricordo solo che è durato 4 ore e ne sono uscita con un cerchio alla testa assurdo! Come sia andata veramente non lo so, i risultati li avrò lunedì e nel frattempo rimarrò nel limbo. Ieri mattina pensavo a come mi sono presentata al mio primo test di ammissione: non ricordo la maglia ma di sicuro indossavo i jeans tutti scritti che si vedono nella foto qui a canto: uscita dal liceo devo ammettere che ero un personaggio. Né che ora sia più di tanto cambiata, forse un pizzico più seria (ma solo in superficie, per il resto rimango la folle di sempre). Mi è passato per la testa di indossare gli stessi jeans ma poi ho lasciato perdere, dando spazio a un paio di tranquilli Levi's. Il giorno del mio primo test di ammissione avevo anche un'altra cosa con me che non ho potuto far a meno di portarmi dietro anche ieri: la bandana portafortuna di Mattia, che mi aveva regalato l'ultima mattina che è stato al mare nel 2005. Non sono estremamente scaramantica, anzi per essere una Calabrese doc devo dire che sono decisamente poco superstiziosa, ho solo pochi "riti" che mantengo ma forse più per un fatto affettivo (il toccare ferro e fare corna...). Anche la bandana di Mattia è un soprattutto una cosa affettiva, è un ponte con quello che ero prima. La ho portata con me in tasca, spero che un minimo di effetto lo abbia avuto, lo saprò lunedì.

Se passo questo test di ammissione ho deciso che ridarò la bandana a Mattia. Non voglio ridare indietro un regalo, attenzione, è solo un prestito perchè penso sia più utile a lui.
Comunque vedremo, dovrà passare prima lunedì e poi dovrò andare a Roma. Ora invece vado a dedicarmi un po' a me stessa: ovviamente shopping e poi dovrei vedere per un tatuaggio.

30 settembre 2008

110

E chi se lo aspettava???


Nella meeting room del nostro piano...io sono quel braccio con la camicia bianca e n mano un bicchiere brachetto. Cin Cin.

28 settembre 2008

Il punto interrogativo

Questa è l'immagine della prima slide della presentazione che farò lunedì pomeriggio alla seduta di laurea. Da qui comincerò a parlare per circa 15 minuti, cercando di non incepparmi e di non avere un attacco di Parkinson quando dovrò utilizzare il pointer. La mia correlatrice ha detto che questa immagine è inquietante con quel punto interrogativo che illumina parte della fronte. Per me invece rappresenta abbastanza la realtà di ciò che si conosce sullo sviluppo neuronale (argomento madre della mia tesi) come su molti altri campi: più sono le cose che scopri, più i punti di domanda che ti poni.

25 settembre 2008

Alla fine il mondo gira comunque

Ho la pagina bianca davanti a me e non so che cosa scrivere, veramente non lo so. Ho voglia di scrivere, ben nascosto in qualche strano rifugio della mia mente c'è probabilmente anche l'argomento, ciò di cui vorrei parlare...ma non lo trovo. E' quasi buffa la situazione, come trovarsi davanti a una persona a cui vuoi, quasi devi parlare ma rimani a bocca aperta, con un espressione simil pesce che boccheggia.
Per ora non mi è mai capitato di fare quel tipo di espressione, ma almeno mille volte mi sono trovata davanti a una persona per parlarci e ho lasciato perdere. La mia "espressione", o meglio le mie movenze in quelle situazioni sono:
- se sono a poche decine di centimetri da quella persona, mani in tasca e sguardo rivolto a tutto il mondo intorno tranne che alla sua faccia;
- se sono a qualche metro e codesta persona non mi guarda, di solito mi metto ad osservarla, quasi ad analizzarla.
Non sono decisamente la migliore oratrice di questo mondo, se devo parlare di me devo sentirmi "distaccata" da quel argomento oppure devo esser capace di distaccarmi. Se no, lascio cadere tutto e alla fine il mondo gira comunque.

22 settembre 2008

Code 46 - Citazione

If we knew what would happen in the end, would we ever be able to take the first step, to make the first move?

18 settembre 2008

Negrita e Gatto Panceri - Citazione


Io ci credo in quel che voglio e forse voglio farmi male
ma non mi riconosco in quello che conviene
Mi piace scivolarvi fuori da ogni calcolo
Per riportarmi in riga servirà un miracolo


Le citazioni sono inutili se non si crede veramente in quelle parole. Servono solo a riempir la bocca di frasi e applicarle come maschere di fronte agli altri e a se stessi.


Conosco poca gente al mondo
che si accetta per com'è
la maggior parte si nasconde
si mette delle maschere

6 settembre 2008

Il Limbo delle Parole d'Amore Perdute

Non ho avuto ancora il tempo di riordinare le idee, o meglio i ricordi del mare per poterne scrivere qualcosa...o forse è perchè non ho ancora finito di caricare sul mio vecchio msn space le 400 foto e più (di cui quelle in cui sono presente saranno su per giù una ventina). O forse entrambi. Boh!
Comunque oggi ho comprato la mia Smemo, la mia fedele compagna di questi anni accademici trascorsi (e spero pure di questo che deve iniziare, se passo il test di ammissione). E' il mio diario di sfogo, di ricordi, di memorandum, di pensieri, di tutto...tranne che degli impegni e dei "compiti" (ho smesso di scrivere i compiti quando ero in secondo liceo, tanto meno mi segno cosa devo studiare ora che sono un universitaria su per giù vissuta).
Il motivo per cui compro sempre la Smemo dal 2005 in poi di preciso non lo so. Un po' sicuramente per quello che scrivono i vari autori. Oggi ho letto il primo e penso valga la pensa copiarlo su questo spazio virtuale. Buona lettura (se avete pazienza).

Il Limbo delle Parole d'Amore Perdute sta nel Cielo di Mezzo, tra il pallore della luna e il lampeggiare dei satelliti. Più luna che satelliti, però.
E' un posto che non si vede a occhio nudo e neppure col telescopio. Ma c'è, bisogna credere fermamente che ci sia, se no che senso avrebbe tutto l'amore trasmesso nella vita. A difenderle, le Parole d'Amore Perdute, c'è l'angelo Tivibì, che le custodisce, incasellate per ordine alfabetico, in una gigantesca parete-libreria piantata nel cosmo. L'angelo custode Tivibì è bellissimo, tanto bello che non lo si riesce neppure a immaginare; forse lui stesso è un'immensa Parola d'Amore Perduta, o è la summa di tutte quelle che si sono perse nell'oblio delle nostre vite contemporanee, così piene di tecnologie perfette ma tanto distratte.
Per esempio le mail che hanno sostituito la carta. Quante parole d'amore contiene una lettera? Milleottocento, duemila ogni pagina di computer. E quante ne abbiamo spedite in questi giorni, in questi mesi, in questi anni, rubando ore di sonno o minuti di studio o di ufficio...
lettere che da schermo a schermo corrono fulminee lungo i cavi informatici. Viaggiano per pochi metri o qualche migliaio di chilometri. Storie d'amore meravigliose o piccoli sentimenti di rimbalzo. Cose tutte importanti, certo, ma soprattutto consumate in fretta sui tasti di un computer e su una pagina retroilluminata di lettura, con il correttore automatico a segnare errori e un "salva con nome" per archiviarle. Archivi labili, quelli informatici: hanno cuori e anime senza occhi e voce, e morie al tungsteno nascoste nell'hard disk.
Le nostre parole d'amore, destinate a perdersi, finiranno nel Limbo del Cielo di Mezzo: arriverà primo o poi un cambiamento di tensione in volt o la necessità di modernizzare l'impianto sostituendo il computer, a cancellarle per sempre. Così come i milioni di sms, di tre lettere o di tre pagine che si conservano per poco e poi si tagliano per lasciare libere le memorie dei telefonini o perchè il cellulare è vecchio e "muore" bruciando tutti i suoi contenuti, o perchè l'amore è finito e per rabbia o per difesa basta andare in "elimina messaggio" e premere un tasto.
Le Parole d'Amore che non si perdono sono quelle scritte a mano - qualche volta sui muri - quelle "carta e penna" che una volta si conservavano in fondo agli armadi nelle scatole delle scarpe o dei biscotti. I nostri padri e le nostre madri conoscevano solo quel modo per dire "ti amo". Ese lo rileggevano a distanza di trent'anni, magari. Per commuoversi o incazzarsi, ma comunque per provare qualcosa di meglio dell'oblio.
Il progresso, già. Ci ha migliorato la vita. Comunicare i sentimenti è oggi possibile "in diretta", con la webcam, anche se si è partiti per il Congo. Se ci si cerca ci si può trovare a tutte le ore, per telefono e in fretta. O mandarsi una fotografia. Le nostre Parole d'Amore hanno subito accelerazioni impensabili solo dieci anni fa. Tanto veloci che a volte non abbiamo neppure il tempo di meditarle.
L'angelo Tivibì è lì per questo. Nel suo Limbo delle Parole d'Amore Perdute nessuno ha fretta. Un giorno, quando tutto si calmerà e gli uomini torneranno a vivere di occhi, di voci, di mani, di cuori, di scritte indelebili e sogni che durano una notte intera, milioni di scatole da scarpe, con tanto di nastro di raso, ci riporteranno le parole scritte in fratta pigiando i tasti minuscoli delle nostre frenesie. Se ne straranno al buio, in fondo ai nostri armadi. Tanto prima o poi le troviamo...


Gino e Michele

Anche se le parole scritte sul cemento non sono indelebili, basta un po' di vernice e ho dovuto constatarlo questa estate.

24 agosto 2008

Impallata

Impatta in un modo che neanche credo e averlo capito a km di distanza da Milano me lo conferma. La presenza di Mattia non mi fa effetto, i luoghi di questo mare sono pieni di ricorsi suoi e di altri ragazzi ma sono solo ricordi, niente più, solo un passato che più di ciò non può essere.
Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio di Simone, mi chiedeva delle vacanza e mi diceva qualcosa delle sue. Io ho risposto usando un'imposta tranquillità e distacco. In realtà ho sorriso come una scema per tutta la giornata. La scorsa notte lo ho sognato e sinceramente avrei voluto non svegliarmi. Sono impallata, decisamente come da anni non lo ero.
E' bello e brutto allo stesso tempo.

6 agosto 2008

Warning: sclero-time!

Non so se autodefinirmi In stato confusionale o no...lascio a voi la scelta.
Comunque stamattina ero alla fermata dell'autobus che mi porta alla metro di Lambrate quando vedo un viso noto. Ci penso un po' poi mi ricordo: è il tipo che lavora alla Puma di corso Buenos Aires (quello che ho nomitato nel post Finito!…quello che aveva tanto colpito Eli). Ci scambio due parole, quando si allontana il mio primo pensiero è Devo chiamare Eli!
Inizio a frugare nello zaino alla ricerca del cellulare...frugo e non lo trovo. Non è possibile! Cerco allora l’altro cellulare (quello dove mi chiamano i miei con una delle tante offerte Wind)…Non c’è neanche quello!
Oh capperina! Li ho dimenticati a casa! Cioè non ne ho dimenticato uno, no sarebbe stato troppo normale…sono stata capace di dimenticarne due in un solo colpo.
Ma, dulcis in fundo, per lo sclero totale: dietro ho il caricabatteria di uno dei due, previdentemente preso in quanto era quasi scarico. Ma si può essere tanto rincoglioniti?
Questa tesi mi ha distrutto...anzi fino a domani pomeriggio continuerà a distruggermi.

3 agosto 2008

Negroamaro - Citazione


in bilico
tra tutti i miei vorrei
non sento più
quell’insensata voglia
di equilibrio

Forse non oggi, forse non domani, ma salterò fuori dall'equilibrio delle emozioni. Come un elettrone eccitato all'infinito.

1 agosto 2008

Che capperina di tempo!

Pochi minuti e a Milano si è alzato un vento assurdo. Certo che sta diventando strano il tempo...
Speriamo che almeno porti un po' di fresco (con questa calura scrivere la tesi è veramente arduo).

31 luglio 2008

Certezza della scopata (perdonate il vocabolo poco fine)

Nella volontà di ridurre al minimo possibile il tono polemico, ho aspettato qualche giorno cosicché le scatole smettessero di girare, o almeno rallentassero. Comunque avverto chiunque possa prenderla a male che è nelle sue facoltà il non leggere.
Tornando a bomba, qualche sera fa ho avuto la triste (e scazzante) impressione che per alcuni ragazzi, più che la certezza della pena di cui discutono alcuni politici e pseudopolitici, è di vitale importanza la certezza della scopata (e riperdonatemi la parola volgare). Adesso non voglio dire che non sia un atto di una certa importanza, anzi tutt'altro. Ma certamente non è una cura prescritta dal medico!
Ora io non sono un automa, per cui non sono programmabile né da me stessa né da altri. Anzi sono completamente l'opposto, sono una persona istintiva in alcune situazione, per cui non decido a priori cosa fare ma faccio ciò che in quel momento mi viene naturale fare. Allora, benedetto ragazzo da mezza storia (per di più estiva), non mi scassare le scatole con l'atteggiamento inc******, le parole buone a niente e la faccia da vittima del mondo e cane bastonato! (sì, sono ancora abbastanza scazzata...). Non mi venire a dire Non iniziare le cose se sai che non puoi finirle. Ma cosa è? un lavoro che devo avere l'obbligo "morale" di finirlo? Ma ti sei bevuto le tue sinapsi a cena? Né tanto meno Le becco tutte io, che la parte da sfigato non ti fa certo acquistare punti. Cosa sono io? Un piatto di Quattro salti in padella Findus? Basta aprire e scaldare per aver davanti qualcosa di pronto, facile da preparare e a colpo sicuro? Ma va va...

29 luglio 2008

Spicchio di luna rossa



Prima luna rossa dell'estate...speriamo porti i sogni.

27 luglio 2008

Dopo 11 mesi

Ieri sera, anzi ieri notte (era quasi l'una) ho incontrato Mattia, dopo 11 mesi di totale silenzio. Mi ha visto, mi ha salutato simpatico come sempre, si è lamentato che non mi sono mai fatta sentire... Cappero anche questo! Ora io non mi sono mai fatta sentire? La mia risposta sorridendo è stata Ti ho scritto un paio di volte su msn, non hai mai risposto e ho lasciato perdere (sottointeso Mica posso stare dietro a te). E lui Ma tu sei sempre occupato (si è ricordato pure il mio nick che è tutto dire visto che è una frase in inglese non certamente ovvia). Io ho risposto Provavi, se non ti rispondevo ero realmente occupata, se non significa che era una c*****a.
Lo vedo pochi giorni, martedì io sarò di nuovo a Milano fino al 7 Agosto e lui parte il 10. Forse è megio così.

26 luglio 2008

Il mio Mare

Tra qualche ora sarò al mare, a scrivere la tesi ma sarò al mare. Quel mare, il mio mare, quel mondo che ho lasciato 11 mesi fa e che mi affascina e sconvolge ogni volta che ci torno, sebbene siano 13 anni che vado sempre allo stesso posto. Conosco ogni angolo e ogni angolo ha una parte di me, una storia, un aneddoto, un sogno,... Ci sono io in quel mare, in quella spiaggia, in quei prati. E' la mia seconda casa, è il mio vaso di emozioni e ricordi, è il posto dove ho fatto più cazzate (fatemi passare questo termine poco fine), è il posto dove ho gioito e sofferto di più, è il posto che conosce le mie risate e le mie lacrime (sempre e comunque odiate), è il posto che mi cambia radicalmente, è il Mare con la M maiuscola per me. E se i tuffi nel passato sono sempre e comunque pericolosi, specie se quel passato ancora così tanto non lo è, lì anche quelli mi permetto quando distesa sull'erba parlo con le stelle. Come si può parlare con insiemi di atomi posti a miliardi di anni luce? I misteri di una mente razionale e di un'anima che tutto è tranne che razionale.
Ho un po' paura di questa estate, ho paura di come affronterò alcune situazioni, ho paura di rimane divisa tra il mare e Milano, tra cose che non so bene se neanche esisteranno in futuro anche se ci spero. Ma anche questa paura è una scarica di adrenalina degna di essere vissuta.

La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose. E le cose buone non muoiono mai.
Le ali della libertà

25 luglio 2008

Ho perso le parole

Sono di nuovo in Calabria, anche se non so per quanti giorni. Vorrei scrivere qualcosa di più ma al momento non trovo parole, o come canta Ligabue: Ho perso le parole...

22 luglio 2008

Finito!

Chissenefrega se non è stato l'esame più bello di questo triennio, chissenefrega se mi sarebbe piaciuto dimostrare di più, chissenefrega se non ho neanche mezzora di sonno sulle spalle...

HO FINITO GLI ESAMI DEL TRIENNIO!


Questa è l'unica cosa che conta.


Comunque, dopo una mattinata estenuante in preda all'aria condizionata a palla nelle aule e alla psicosi da esame, ho passato un "meritato" pomeriggio a non far niente. In realtà qualcosa la ho combinata: girato i negozi di Corso Buenos Aires con Eli, con compere annesse (compresa la t-shirt al Puma Store dopo esser entrate per la seconda volta per certi occhi azzurri [veramente belli aggiungo io] del commesso, di cui Eli sa qualcosa...). Conclusione del pomeriggio con fase polleggio ai giardini di Porta Venezia.

Ovunque faccia foto, non può mancare quella al cielo: a testa in su dai giardini di Porta Venezia.

21 luglio 2008

Paulo Coelho - Citazione

Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada.

20 luglio 2008

Alla faccia delle pappine Mellin

Leggendo uno dei blog dei miei Bloggerando (per l'esattezza Il mignolo col prof ) mi sono ricordata che sul mio portatile ho qualche mia foto di quando ero una "piccola" pargoletta . Quella che inserisco oggi risale all'Agosto 1987, quando avevo poco più di 7 mesi (contando che sono nata a fine Dicembre).
Sono la bimba riccioluta con gli occhi spalancati che mangia una fetta di torta in braccio alla mamma.

Che dire...alla faccia delle pappine Mellin!

19 luglio 2008

Le 65 visite inaspettate

Sono appena passata dal mio vecchio blog, lo faccio quotidianamente perchè mi permette di controllare se qualcuno che conosco ha aggiunto novità. Si tratta di un MSN space aperto nel Dicembre del 2005, dove ho scritto il mio primo post il 2 Gennaio (dopo un capodanno un po' teso con mio padre) e l'ultimo il giorno del mio compleanno. Dopo di allora inserisco solo foto, per lo più fatte da me (per l'esasperazione di qualche mia amica visto che giro quasi sempre con la fotocamera). L'organizzazione degli space di MSN ti permette di vedere, oltre le "novità" dei contatti della mailing list, quanti hanno visitato la tua pagina quel giorno e da quale url sono arrivati o quale url dello space hanno aperto. Così ho scoperto che visitatori virtuali sono arrivati al mio blog con le più disparate di ricerche su Google. Ieri il mio msn space è stato visitato la bellezza di 65 volte, un bel numero pensando che non aggiungo foto da quasi un mese ormai. Ma non è questo quello che più mi ha colpito. L'url da cui sono entrati è quella di un post scritto da Mattia nel giugno del 2007 dove parlava dell'avvicinarsi dell'estate, uno dei pochi post se non l'unico dove, commentando, avevo lasciato visibile il link del mio blog. Per di più la maggior parte delle pagine che sono state aperte contengono post o che ho scritto prima di partire per il mare, o che ho scritto una volta tornata dal mare, o in cui si fa velatamente riferimento a Mattia, nonché le foto dell'estate 2005 (ossia l'estate che lo ho conosciuto) ma non quelle delle vacanze successive. Affermo subito che non può essere Mattia per due motivi:
- al momento si starà già godendo il mare in Calabria;
- non ha mai visitato il mio space partendo da un commento, di sicuro dall'estate scorsa.
Chi sarà? Nuovo mistero? Boh. Magari è solo la mia fantasia che galoppa, in fondo i riferimenti a Mattia li possono capire solo io e veramente poche altre persone (neanche lui, penso, possa capirli). Però ha fatto un effetto strano, quasi di sorpresa.