10 giugno 2011

Senza titolo per questa volta

Ci sto pensando su da un po', ma la realtà è che, in poco più di due mesi di "lontananza" da questo spazio virtuale, è successo tutto e allo stesso tempo niente. Non ho alcuna voglia di parlare di questo periodo, alcune cose sono ormai da parte e rispolverarle sarebbe inutile, altre mi rendo conto che non riesco a parlarne (oltre che a viverle) in completa serenità.
Allora di cosa parlo? Non lo so. Come per due mesi l'idea di scrivere un post non l'ho mai avuta, così ora scrivo, anche se non so di cosa.
Vorrei urlare, un urlo liberatorio, da rimanere senza voce ma sentirsi leggera. Vorrei non controllarmi e lasciare la possibilità di sfogarmi, incazzarmi, litigare. Dire quello che mi passa per la testa, anche se dopo me ne pento. Vorrei non aver bisogno di altri. Vorrei non sentirmi sospesa nel nulla, in stand-by.
Torno in Calabria per votare al referendum e stacco per quattro giorni. Poi riparto da questi vorrei per smuovere realmente la situazione. Non so se sarà un terremoto, una tempesta o altro, ma è tempo perché ci sia qualcosa.

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