Milano si sta svegliando per questa settimana che fa da ponte tra giugno e luglio, il cielo da scuro è diventato velocemente chiaro, qualche uccello emette richiami che si confondono tra i rumori dell'alba del lunedì.
Milano si sta svegliando, anche se in realtà non è andata mai a dormire, come me.
Qualche volta mi capita di chiedermi che in che stato sarà il mio corpo e la mia mente tra 30 anni, quale dazio pagherò per la mia incapacità di mantenere un ritmo circadiano regolare per più di un paio di giorni, per il mio estremo nottabulismo che non ho mai effettivamente provato a cambiare, per i mezzi di sostentamento per l'attenzione che assumo, piccole molecole chimiche dirette ai neuroni che mi stanno dentro il cranio. Non ho risposte, solo ipotesi e nessuna rassicurante.
L'immagine che ho in testa è quella di un recipiente che contiene l'energia vitale, ognuno ha il suo e ognuno l'amministra come può e come vuole. Io sin dal inizio del liceo ho, più o meno consciamente, deciso di utilizzare le mie capacità ad oltranza. E' la mente d'agonista che ha come primo avversario il propri limiti e come obiettivo batter se stessa.
L'energia vitale forse è un concetto pagano, ma la sensazione che risponderò in qualche modo del mio stile di vita resta.
bella descrizione del mattino milanese!
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