21 luglio 2010

Lauree umane e sovraumane

La laurea della terzogenita del premier ha reso pubblico al mondo alcune delle cose che tocca a noi studenti di quella università subire il giorno della nostra laurea:

- indossare una toga, con annesso tocco, unisex e unitaglia (della serie che ad alcuni neanche arriva alle ginocchia, ad altri sfiora il pavimento), utilizzata da chissà quanti (e quali) studenti, per tutto il tempo che i professori impiegano per decidere i voti (tempo che, ovviamente, sembra infinito), più proclamazione

- stare in piedi, immobili come statuine, in ordine scalare di altezza, il tempo della proclamazione tua e di chi si laurea con te, con il sorriso da mezzo ebete stampato sul viso quando ti consegnano il "ricordino" (orologio da polso con marchio dell'università) cercando di stringere la mano a chi è di fronte e contemporaneamente sorridere alla fotocamera della coppia di fotografi ufficiali (immensamente rompiscatole)
- fare il lancio del tocco, americanata che più americanata non si può, senza poterlo lanciare contro qualche professore o, ancora meglio, contro i fotografi ufficiali prima citati (che, giusto per dilungare all'infinito la cerimonia, impiegano ore a disporre professori e laureandi, poi tentano ogni volta di creare il coro da stadio Ooooooooooooooohhhhhhh e non si può andare avanti se non sono soddisfatti)
(tutte le foto sono state prese da La Repubblica)

L'unica cosa che è risparmiata a noi semplici studenti umani è il discorso del rettore, che per quanto è ancora capace di dire cose intelligenti tra le mille bischerate (vedi ultima parte dell'intervista sul Corriere della Sera La scienza non la ferma nessuno, nemmeno la Chiesa) è notoriamente prolisso e non certo velocissimo.

Giusto per essere chiari, non ho "goduto" della visione di questa laurea visto che oggi ero a casa (e comunque mi sarei ben vista dal seguirla anche se fossi stata lì), ma ovviamente internet a sopperito.

4 commenti:

  1. Oddio mi sono ricordata il giorno della mia laurea a marzo di quest'anno...che, tranne per toga e "americanata", è stato più o meno uguale...
    Una vera faticaccia, tra stresse, dubbi ed incertezze...ma le emozioni di quel giorno rimaranno impresse in me per sempre...

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  2. quindi sei una "compagna" di scuola di miss berluscao!

    che poi lei dalle interviste mi sembra una non troppo in linea con il pensiero del padre. peccato però che abbia un difetto cui non può assolutamente rimediare: è sua figlia...

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  3. Mater semper certa est, pater numquam!

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  4. da noi niente tocco e toga...

    e solo un fotografo ufficiale!

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