Se fino a qualche mese fa preparando la pasta all'uovo, si aveva il tremendo dubbio di aggiungere un ingrediente indesiderato, la melanina, adesso la domanda che potrebbe affliggere gli italiani è: ma quelle che mangiamo sono effettivamente uova? Almeno questo ha paventato (o quasi urlato) il conduttore del programma Occhio alla spesa: starebbero circolando in varia veste delle uova chimiche altamente pericolose, tanto per cambiare made in China. Ammetto che la storia mi ha al quanto incuriosito, così ho fatto un po' di ricerche su internet, ed effettivamente più siti riportavo questa notizia. Ma i testi un po' troppo simili per essere partoriti da menti differenti mi hanno portato a indagare ulteriormente, fino a trovare la fonte principale: AGI, nel cui sito è possibile leggere il seguente articolo.
CINA: ALLARME UOVA CONTAMINATE ALL'ALLUMINA
Hong Kong - Nuovo scandalo alimentare investe la Cina. Dopo l'allarme del latte alla melanina, arrivano le uova false che possono provocare ritardi mentali. Secondo quanto riportato dal quotidiano cinese 'The Standard', il nuovo scandalo e' scoppiato tra gli abitanti della provincia sudorientale di Fujian. Le uova, sarebbero di facile fabbricazione, sarebbero prodotte con l'aggiunta di sostanze chimiche quali allumina, alginato di sodio, cloruro di calcio, benzoato di sodio e gelatina. Sarebbero inoltre disponibili a un prezzo irrisorio: una decina costerebbe solo l'equivalente di 5 centesimi di euro, contro i 30 delle uova vere. Il quotidiano ha citato il dottor Lo Wing-lok, secondo il quale il consumo abituale di aluminio puo' causare problemi mentali. La formula per fabbricare le uova circola su vari siti web cinesi.
Un articolo del genere potrebbe realmente scatenare il panico (uova false che possono provocare ritardi mentali), ma qualcosa non torna: che cappero c'entra l'ossido di alluminio (detto anche allumina) con altri prodotti normalmente utilizzati nell'industria alimentare? Infatti l'alginato di sodio non è altro che un addensante che appare sulle etichette di alcuni cibi con la sigla E401, il cloruro di sodio è un regolatore di acidità noto con la sigla E509, il benzoato di sodio è un conservante contrassegnato dalla sigla E211 e la gelatina, che credo sappiano tutti cosa è, viene oggi chiamata E441 (vedi Wikipedia alla pagina Additivi alimentari). L'allumina non ha alcuna reale proprietà che possa tornare utile al mantenimento di finte uova: tanto per citarne una, nella forma stabile ha una durezza che si approssima a quella del diamante, doppia rispetto a quella della acciaio. Questa e altre proprietà (tra cui l'eccellente biocompatibilità) ne fanno un materiale di uso biomedico. Decisamente qualcosa non torna...
Cercando ancora in giro per il web ho trovato questo blog, Yi bu-yi bu China(cliccate per leggere in modo più dettagliato), che mi ha chiarito di molto la situazione: le uova, comparse in un mercato cinese, erano effettivamente false ma tuttaltro che potenzialmente pericolose (a detta di chi le ha provate, sapevano di plastica). Come racconta il blogger, il giornalista dell'AGI, leggendo la storia dal giornale cinese, ha confuso Allumina con Alum, un sale approvato dalla FDA americana e utilizzato come acidificante. Direi che la situazione cambia un po' e appare più come uno scherzo che come un attentato alla salute mondiale...
Ed a fare la frittata questa volta, mi sa, è stato il giornalista dell'AGI.
27 febbraio 2009
26 febbraio 2009
Nomi
Stasera mi sono messa a pensare a ipotetici nomi che darei ad un eventuale figlia. Non mi chiedete come mi sia venuto in mente, sono momenti di "sbandamento" che ogni tanto colpiscono il mio cervello. Questo vuol dire che non mi è venuto lo sghiribizzo si mettere a mondo una creatura (al di là dei "problemi" pratici che avrei in questo momento) né ne sento il bisogno (e io stessa aggiungo: per fortuna!!!). Effettivamente la prima volta che ho pensato a una lista di nomi è stato durante il quarto anno del liceo; ora non ricordo che un paio di nomi che avevo già in mente allora, ma quello che di certo non cambia è che a me non piacciono decisamente i nomi troppo comuni (giusto per rendere l'idea, quando allora, chiacchierando con mia mamma, le dissi qualche nome, la sua risposta è stata "Prima devi trovare il folle che ti permette di dare questi nomi").
Tornando a bomba, ecco una mini mini lista (in ordine sparso), ristretta solo a nomi italiani (se vado su quelli stranieri potrei realmente sbizzarrirmi):
- Astrid
- Iris
- Mia
- Nives
- Viridiana
- Morgana
- Lia
A questi andrebbero aggiunti Stella, Rosa e Luce, però in qualche lingua straniera. In tutto questo io ho un nome abbastanza diffuso che adoro e non riuscirei mai a "sentirmi" con un nome differente (NdR Stefania). Perchè allora (ad oggi) sceglierei nomi particolari o poco comuni? Vallo a capire...
Comunque della serie "Non hai proprio un cappero da fare!" (in realtà devo studiare per cui qualcosa da fare l'avrei...).
Tornando a bomba, ecco una mini mini lista (in ordine sparso), ristretta solo a nomi italiani (se vado su quelli stranieri potrei realmente sbizzarrirmi):
- Astrid
- Iris
- Mia
- Nives
- Viridiana
- Morgana
- Lia
A questi andrebbero aggiunti Stella, Rosa e Luce, però in qualche lingua straniera. In tutto questo io ho un nome abbastanza diffuso che adoro e non riuscirei mai a "sentirmi" con un nome differente (NdR Stefania). Perchè allora (ad oggi) sceglierei nomi particolari o poco comuni? Vallo a capire...
Comunque della serie "Non hai proprio un cappero da fare!" (in realtà devo studiare per cui qualcosa da fare l'avrei...).
25 febbraio 2009
L'amicizia più bella che ho
Ho migliaia di parole in testa ma nessuna mi sembra adeguata per scrivere di Tere. E' semplicemente l'amicizia più bella che ho.
18 febbraio 2009
Sono io quella storta
Poco meno di un ora fa sono uscita qualche minuto fuori a "prendere una boccata d'aria". Milano di notte è diversa ma allo stesso tempo profondamente lei. Soprattutto non è mai silenziosa: qualche auto o moto che passa, i mezzi dell'AMSA all'opera, le sirene di un'ambulanza,... Per quanto chi ci vive si lamenti, dubito che riuscirebbe a fare a meno dei rumori urbani. In un certo senso ti tengono compagnia.
Mentre ero fuori pensavo alla mia ultima conversazione con i miei, come tutti i genitori hanno iniziato a farmi le classiche domande e consigliarmi sul cosa fare (NdR da qualche giorno ho qualche linea di febbre, raffreddore, un po' di mal di gola e raucedine, a cui ieri si è aggiunta la congiuntivite): come va il raffreddore? e il mal di gola? mi raccomando non andare in piscina che la congiuntivite è contagiosa! copriti bene! ti sei misurata la febbre? fatti un po' di camomilla con il miele! Sarà il periodo di esami, sarà altro ma ho risposto in un modo sca**ato o quasi. Cosa che i miei hanno subito capito e io, dal loro tono di voce, ho compreso che lo avevano capito. E ci sono rimasta male perchè so che loro tentano di intavolare una conversazione cercando di rompere i miei monosillabi, sono io quella storta della situazione e mi dispiace veramente. Non sono esattamente la figlia che passa ore a parlare con i genitori per telefono, spesso faccio difficoltà a trovare qualcosa di cui parlare. In realtà con nessuno passo ore al telefono. In realtà con quasi nessuno mi sento, compreso mio fratello e i miei nonni: non è mancanza di affetto, è che sono così. La persona con cui riesco a parlare di più è Teresa ma, per un motivo o un altro, anche con lei mi sento poche volte.
Non è che io non senta il bisogno di parlare, ma quando capita è come se riuscissi a metterlo da parte e dopo un po' non ci pensassi più. Lo ho scritto, sono storta.
Mentre ero fuori pensavo alla mia ultima conversazione con i miei, come tutti i genitori hanno iniziato a farmi le classiche domande e consigliarmi sul cosa fare (NdR da qualche giorno ho qualche linea di febbre, raffreddore, un po' di mal di gola e raucedine, a cui ieri si è aggiunta la congiuntivite): come va il raffreddore? e il mal di gola? mi raccomando non andare in piscina che la congiuntivite è contagiosa! copriti bene! ti sei misurata la febbre? fatti un po' di camomilla con il miele! Sarà il periodo di esami, sarà altro ma ho risposto in un modo sca**ato o quasi. Cosa che i miei hanno subito capito e io, dal loro tono di voce, ho compreso che lo avevano capito. E ci sono rimasta male perchè so che loro tentano di intavolare una conversazione cercando di rompere i miei monosillabi, sono io quella storta della situazione e mi dispiace veramente. Non sono esattamente la figlia che passa ore a parlare con i genitori per telefono, spesso faccio difficoltà a trovare qualcosa di cui parlare. In realtà con nessuno passo ore al telefono. In realtà con quasi nessuno mi sento, compreso mio fratello e i miei nonni: non è mancanza di affetto, è che sono così. La persona con cui riesco a parlare di più è Teresa ma, per un motivo o un altro, anche con lei mi sento poche volte.
Non è che io non senta il bisogno di parlare, ma quando capita è come se riuscissi a metterlo da parte e dopo un po' non ci pensassi più. Lo ho scritto, sono storta.
15 febbraio 2009
A ognuno il proprio santo
Da qualche ora è terminato San Valentino, nella versione milanese 2009, baciato da un sole estroverso e un freddo impiccione. Come tante delle nostre feste, è un misto di sentimenti veri e marketing speculativo. Sarebbe preoccupante se così non fosse, siamo pur sempre umani. C'è chi non lo può vedere e tenta di esser controcorrente (se ancora così si può dire), e chi mesi prima inizia a pianificare mentalmente questa giornata, quasi fosse un matrimonio. Tra i due estremi c'è buona parte del mondo.
Poi c'è chi rivendica la propria festa il giorno successivo, San Faustino, senza un reale perchè se non una viscerale voglia di rivendicarsi un spazio.
Ieri, mentre uno svariato numero di coppie si scambiava organismi biologici di varia specie nel modo più dolce che possa esistere, di fronte a una facciata del Duomo bianca come non mai, esaltata dai raggi solari, io ero in casa immersa in un esame. Anche ora sono con gli appunti davanti (follie universitarie?). Sinceramente non ci ho pensato più di tanto a questa festa e non solo perchè in 22 non ho mai avuto l'occasione di festeggiarla. Ero semplicemente in un mondo mio fatto della mia stanza, del mio pc e dei miei appunti, scandito da orari irregolari e pasti che non si possono effettivamente chiamare così. Non ho acceso neanche il televisore, niente che potesse dirmi che in giro c'erano coppie che festeggiavano. Cosa c'è di così strano? Forse visto da fuori niente, visto da me, mi rendo conto che per gli studi sto bruciando i miei anni universitari, come ho fatto al liceo, rimbalzando tra università e pallanuoto, pallanuoto e università. Al di fuori di poche eccezioni, questi 3 anni e mezzo sono passati così. E se da una parte trovo giusto che sia così, visto che ho "ipotecato" tanto di me stessa per arrivare a fare ciò, e sto chiedendo ancora di più ai miei, non solo economicamente parlando, dall'altra rimane il resto del mondo e tutto ciò che vorrei conoscere, vedere, vivere, sentire, toccare, provare,... Posso essere sicura che un giorno riuscirò a trovare il tempo o è solo un eterno rimandare?
Oggi è San Faustino, tanti single reclamano un momento per festeggiare il loro non aver un rapporto di coppia, volenti o nolenti. E' forse solo un caso che 15 è un numero dispari che deriva dalla moltipicazione di due numeri dispari? Oggi sarebbe anche la mia festa, la ventiduesima in 22 anni trascorsi, ma oggi sarò nuovamente in un altro mondo. Oggi come ieri festeggerò lo stesso santo di cui non conosco il nome proprio, ma solo quello comune: esame. A ognuno il proprio santo...
Poi c'è chi rivendica la propria festa il giorno successivo, San Faustino, senza un reale perchè se non una viscerale voglia di rivendicarsi un spazio.
Ieri, mentre uno svariato numero di coppie si scambiava organismi biologici di varia specie nel modo più dolce che possa esistere, di fronte a una facciata del Duomo bianca come non mai, esaltata dai raggi solari, io ero in casa immersa in un esame. Anche ora sono con gli appunti davanti (follie universitarie?). Sinceramente non ci ho pensato più di tanto a questa festa e non solo perchè in 22 non ho mai avuto l'occasione di festeggiarla. Ero semplicemente in un mondo mio fatto della mia stanza, del mio pc e dei miei appunti, scandito da orari irregolari e pasti che non si possono effettivamente chiamare così. Non ho acceso neanche il televisore, niente che potesse dirmi che in giro c'erano coppie che festeggiavano. Cosa c'è di così strano? Forse visto da fuori niente, visto da me, mi rendo conto che per gli studi sto bruciando i miei anni universitari, come ho fatto al liceo, rimbalzando tra università e pallanuoto, pallanuoto e università. Al di fuori di poche eccezioni, questi 3 anni e mezzo sono passati così. E se da una parte trovo giusto che sia così, visto che ho "ipotecato" tanto di me stessa per arrivare a fare ciò, e sto chiedendo ancora di più ai miei, non solo economicamente parlando, dall'altra rimane il resto del mondo e tutto ciò che vorrei conoscere, vedere, vivere, sentire, toccare, provare,... Posso essere sicura che un giorno riuscirò a trovare il tempo o è solo un eterno rimandare?
Oggi è San Faustino, tanti single reclamano un momento per festeggiare il loro non aver un rapporto di coppia, volenti o nolenti. E' forse solo un caso che 15 è un numero dispari che deriva dalla moltipicazione di due numeri dispari? Oggi sarebbe anche la mia festa, la ventiduesima in 22 anni trascorsi, ma oggi sarò nuovamente in un altro mondo. Oggi come ieri festeggerò lo stesso santo di cui non conosco il nome proprio, ma solo quello comune: esame. A ognuno il proprio santo...
13 febbraio 2009
Desolante follia della politica italiana
Non ho con me la fonte originale (ossia L'Espresso) per cui non posso assicurare il 100% sull'attendibilità...in qualsiasi caso si rasenta l'assurdo. Solo due pensieri:
- Io ho visto i gruppi inneggianti boss (e non solo quelli, perchè raramente si parla dei siti e/o gruppi che fanno apologia/propaganda del nazifascismo e/o di xenofobia), li ho visti e denunciati all'autority di Facebook, idem per altri siti o per i video su Youtube. Ammetto che a volte le risposte dei gestori ci mettono un po' ad arrivare, ma arrivano.
- Se attualmente c'è questo exploit di manifestazioni del genere, specie dalla nuove generezioni, non ci sarebbe innanzittuto da chiedersi perchè?
A. Gilioli: Io volevo parlare di questo emendamento: innanzitutto, spieghi lo scopo e l'utilità.
D'Alia: L'emendamento introduce l'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza, che consente al ministro dell'interno, su comunicazione dell'autorità giudiziaria che procede per delitti di istigazione a delinquere o apologia di reato, attribuisce al ministero dell'interno il potere di disporre che i fornitori di connettività alla rete internet utilizzino gli strumenti di filtraggio nei confronti di quei siti o social network che contenessero, diciamo, dichiarazioni e quant'altro connesse a queste ipotesi di reato.
Cioè, è una norma che serve a cominciare a intervenire nella regolamentazione di internet e questo nasce sostanzialmente dalle vicende che hanno riguardato Facebook, della comparsa su quel social network di gruppi inneggianti a Riina, Provenzano, alle Brigate Rosse eccetera.
E poiché non vi è alcuno strumento, nell'ordinamento, che consenta un intervento immediato qualora ovviamente si ravvisi un'ipotesi di reato, cioè qualora la magistratura stia indagando, il ministro dell'interno interviene con uno strumento di natura squisitamente cautelare che serve ad evitare che vi sia una moltiplicazione di questi siti o di queste manifestazioni illecite sulla rete.
Ovviamente, tutto questo avviene con la possibilità del ricorso all'autorità giudiziaria da parte degli interessati, e comunque attraverso una procedura di natura contraddittoria anche con i gestori dei siti a cui viene notificata una diffida ad oscurare o cancellare quelle parti che sono in contrasto con le posizioni citate.
A. Gilioli: Però, senatore, mi permetta di interromperla. La contestazione che viene fatta è proprio questa: io ho letto bene il suo emendamento, non si parla di cancellare le parti ma di oscurare il sito. Allora si dice: se c'è un gruppo su facebook che incita a Provenzano piuttosto che altre cose, gli effetti del suo emendamento non sarebbero cancellare quella pagina ma oscurare l'intero sito.
D'Alia: Ma mi scusi: se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che il sito venga oscurato. Il ministero diffida il gestore, il gestore poi ha due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare dal sito i gruppi oppure non ottemperare. Se non ottempera si rende complice di chi inneggia a Provenzano e Riina quindi è giusto che venga oscurato.
A. Gilioli: All'interno di YouTube, per esempio, ci sono diversi video che potrebbero ricadere, forse, all'interno della tipologia da lei enunciata. Se YouTube non cancella quei video viene oscurato l'intero YouTube?
D'Alia: Secondo me si, certo.
A. Gilioli: Ancora un altro caso...
D'Alia: Le faccio un esempio: se su YouTube esce un video, come è successo e peraltro ci sono state diverse polemiche, in cui quattro ragazzi picchiano un loro coetaneo disabile - peraltro, in questo caso siamo in presenza della rappresentazione di un reato non è che siamo in presenza di una apologia: c'è la diretta o la riproduzione di un film in cui viene commesso un illecito penale - è giusto che un sito lo mantenga? Io credo di no.
A. Gilioli: Un altro caso: c'è una discussione online, nei siti, nei forum. Fra utenti del forum può capitare che ci si insulti o anche che ci si minacci. Lei questo lo ritiene una tipologia...
D'Alia: Se io minaccio qualcuno, lo minaccio nella realtà o su internet sempre un reato è.
A. Gilioli: Le faccio un'altra tipologia: io sono ipoteticamente autore di un blog. All'interno del mio blog qualcuno, tra i commentatori del mio blog, mi insulta, minaccia. Io che sono il blog master e quindi ritengo che sia giusto lasciare aperto il mio blog a ogni voce, comprese quelle che mi minacciano e mi insultano, non tolgo queste voci.
Anche in questo caso si rientra nella tipologia?
D'Alia: Guardi, rientrano tutte quelle ipotesi che sono previste dal codice penale nell'ambito dei delitti di istigazione a delinquere o disobbedire alle leggi. I delitti di apologia di reato, che sono previste dal codice penale o da altre disposizioni. Sono tutte ipotesi che sono ricondotte a fattispecie illecite, che sono già sanzionate nel codice penale e che quindi hanno la necessità di essere sanzionate in tutte le loro manifestazioni. Non è che cambia se io faccio un ciclostile con cui dico che Riina...
A. Gilioli: Scusi senatore, stiamo parlando dei commenti a un blog...
D'Alia: Guardi, i commenti a un blog non è che sono diversi: se in un commento a un blog io dico che le Brigate Rosse hanno fatto bene ad uccidere Moro, questa si chiama apologia di reato. Che io lo faccia sul blog, con un telegramma, su un bigliettino, con un comunicato stampa non cambia: sempre di reato si tratta e va perseguito, e va perseguito colui il quale se ne fa complice pubblicando queste porcherie, ivi compreso se è un gestore di internet tanto per essere chiari.
Io la penso in questo modo.
A. Gilioli: Senta senatore: lei è un frequentatore della rete?
D'Alia: Certo
A. Gilioli: Su facebook ci va?
D'Alia: No, su facebook vado poco perché mi indigna vedere su quel sito che si censurino le mamme che allattano i figli perché si ritiene esteticamente un fatto offensivo, antiestetico e poi si consenta a vari gruppi, ad esempio "Omaggio a Cutolo, chi è parente di pentiti infami e confidenti è pregato di non iscriversi a questo sito dedicato a Cutolo".
Io non ci vado perché questo sito che censura le mamme, come dichiara peraltro correttamente Articolo 21, e consente queste porcherie è un sito indegno, dal mio punto di vista.
Con tutto il rispetto per chi vi accede.
A. Gilioli: Lei è conscio del fatto che se in Italia si chiude YouTube e Facebook siamo peggio della Birmania?
D'Alia: Guardi, io non sono per chiudere né Facebook né YouTube: io sono perché Facebook e YouTube rispettino le vittime di mafia, del terrorismo e degli stupri.
A. Gilioli: E se non le rispettano?
D'Alia: Se non le rispettano non possono avere il rispetto dello Stato.
A. Gilioli: Quindi vanno chiusi.
D'Alia: E' evidente.
- Io ho visto i gruppi inneggianti boss (e non solo quelli, perchè raramente si parla dei siti e/o gruppi che fanno apologia/propaganda del nazifascismo e/o di xenofobia), li ho visti e denunciati all'autority di Facebook, idem per altri siti o per i video su Youtube. Ammetto che a volte le risposte dei gestori ci mettono un po' ad arrivare, ma arrivano.
- Se attualmente c'è questo exploit di manifestazioni del genere, specie dalla nuove generezioni, non ci sarebbe innanzittuto da chiedersi perchè?
A. Gilioli: Io volevo parlare di questo emendamento: innanzitutto, spieghi lo scopo e l'utilità.
D'Alia: L'emendamento introduce l'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza, che consente al ministro dell'interno, su comunicazione dell'autorità giudiziaria che procede per delitti di istigazione a delinquere o apologia di reato, attribuisce al ministero dell'interno il potere di disporre che i fornitori di connettività alla rete internet utilizzino gli strumenti di filtraggio nei confronti di quei siti o social network che contenessero, diciamo, dichiarazioni e quant'altro connesse a queste ipotesi di reato.
Cioè, è una norma che serve a cominciare a intervenire nella regolamentazione di internet e questo nasce sostanzialmente dalle vicende che hanno riguardato Facebook, della comparsa su quel social network di gruppi inneggianti a Riina, Provenzano, alle Brigate Rosse eccetera.
E poiché non vi è alcuno strumento, nell'ordinamento, che consenta un intervento immediato qualora ovviamente si ravvisi un'ipotesi di reato, cioè qualora la magistratura stia indagando, il ministro dell'interno interviene con uno strumento di natura squisitamente cautelare che serve ad evitare che vi sia una moltiplicazione di questi siti o di queste manifestazioni illecite sulla rete.
Ovviamente, tutto questo avviene con la possibilità del ricorso all'autorità giudiziaria da parte degli interessati, e comunque attraverso una procedura di natura contraddittoria anche con i gestori dei siti a cui viene notificata una diffida ad oscurare o cancellare quelle parti che sono in contrasto con le posizioni citate.
A. Gilioli: Però, senatore, mi permetta di interromperla. La contestazione che viene fatta è proprio questa: io ho letto bene il suo emendamento, non si parla di cancellare le parti ma di oscurare il sito. Allora si dice: se c'è un gruppo su facebook che incita a Provenzano piuttosto che altre cose, gli effetti del suo emendamento non sarebbero cancellare quella pagina ma oscurare l'intero sito.
D'Alia: Ma mi scusi: se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che il sito venga oscurato. Il ministero diffida il gestore, il gestore poi ha due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare dal sito i gruppi oppure non ottemperare. Se non ottempera si rende complice di chi inneggia a Provenzano e Riina quindi è giusto che venga oscurato.
A. Gilioli: All'interno di YouTube, per esempio, ci sono diversi video che potrebbero ricadere, forse, all'interno della tipologia da lei enunciata. Se YouTube non cancella quei video viene oscurato l'intero YouTube?
D'Alia: Secondo me si, certo.
A. Gilioli: Ancora un altro caso...
D'Alia: Le faccio un esempio: se su YouTube esce un video, come è successo e peraltro ci sono state diverse polemiche, in cui quattro ragazzi picchiano un loro coetaneo disabile - peraltro, in questo caso siamo in presenza della rappresentazione di un reato non è che siamo in presenza di una apologia: c'è la diretta o la riproduzione di un film in cui viene commesso un illecito penale - è giusto che un sito lo mantenga? Io credo di no.
A. Gilioli: Un altro caso: c'è una discussione online, nei siti, nei forum. Fra utenti del forum può capitare che ci si insulti o anche che ci si minacci. Lei questo lo ritiene una tipologia...
D'Alia: Se io minaccio qualcuno, lo minaccio nella realtà o su internet sempre un reato è.
A. Gilioli: Le faccio un'altra tipologia: io sono ipoteticamente autore di un blog. All'interno del mio blog qualcuno, tra i commentatori del mio blog, mi insulta, minaccia. Io che sono il blog master e quindi ritengo che sia giusto lasciare aperto il mio blog a ogni voce, comprese quelle che mi minacciano e mi insultano, non tolgo queste voci.
Anche in questo caso si rientra nella tipologia?
D'Alia: Guardi, rientrano tutte quelle ipotesi che sono previste dal codice penale nell'ambito dei delitti di istigazione a delinquere o disobbedire alle leggi. I delitti di apologia di reato, che sono previste dal codice penale o da altre disposizioni. Sono tutte ipotesi che sono ricondotte a fattispecie illecite, che sono già sanzionate nel codice penale e che quindi hanno la necessità di essere sanzionate in tutte le loro manifestazioni. Non è che cambia se io faccio un ciclostile con cui dico che Riina...
A. Gilioli: Scusi senatore, stiamo parlando dei commenti a un blog...
D'Alia: Guardi, i commenti a un blog non è che sono diversi: se in un commento a un blog io dico che le Brigate Rosse hanno fatto bene ad uccidere Moro, questa si chiama apologia di reato. Che io lo faccia sul blog, con un telegramma, su un bigliettino, con un comunicato stampa non cambia: sempre di reato si tratta e va perseguito, e va perseguito colui il quale se ne fa complice pubblicando queste porcherie, ivi compreso se è un gestore di internet tanto per essere chiari.
Io la penso in questo modo.
A. Gilioli: Senta senatore: lei è un frequentatore della rete?
D'Alia: Certo
A. Gilioli: Su facebook ci va?
D'Alia: No, su facebook vado poco perché mi indigna vedere su quel sito che si censurino le mamme che allattano i figli perché si ritiene esteticamente un fatto offensivo, antiestetico e poi si consenta a vari gruppi, ad esempio "Omaggio a Cutolo, chi è parente di pentiti infami e confidenti è pregato di non iscriversi a questo sito dedicato a Cutolo".
Io non ci vado perché questo sito che censura le mamme, come dichiara peraltro correttamente Articolo 21, e consente queste porcherie è un sito indegno, dal mio punto di vista.
Con tutto il rispetto per chi vi accede.
A. Gilioli: Lei è conscio del fatto che se in Italia si chiude YouTube e Facebook siamo peggio della Birmania?
D'Alia: Guardi, io non sono per chiudere né Facebook né YouTube: io sono perché Facebook e YouTube rispettino le vittime di mafia, del terrorismo e degli stupri.
A. Gilioli: E se non le rispettano?
D'Alia: Se non le rispettano non possono avere il rispetto dello Stato.
A. Gilioli: Quindi vanno chiusi.
D'Alia: E' evidente.
11 febbraio 2009
Rapina in maschera
"Rapinano banca con maschere di Berlusconi e Dell'Utri"
...
Tentativo finito male di imitare "veri professionisti" del mestiere...
...
Tentativo finito male di imitare "veri professionisti" del mestiere...
9 febbraio 2009
Il mio più dolce addio
Non so che ci sia dopo che il cuore termina per sempre il suo lavoro e il computer di bordo, l'encefalo, smette di inviare segnali. Io so di credere in qualcosa, anche se bene non posso definirlo. Ma questo non importa ora; quello che io penso, quello che io credo, effettivamente non serve adesso.
Qualsiasi cosa ci sia dopo la morte, ti sussurro il mio più dolce addio.
Ciao Eluana.
Qualsiasi cosa ci sia dopo la morte, ti sussurro il mio più dolce addio.
Ciao Eluana.
8 febbraio 2009
La Costituzione Italiana non si tocca!
Sono realmente sconcertata da cosa si arriva a dire oggi, da cosa si mette in discussione! Cosa vuol dire: la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l’influenza della fine di una dittatura??? Spiegatemelo perchè io sinceramente non lo capisco. Anche la Costituzione degli Stati Uniti è stata fatta molti anni fa, molti più di quella italiana (1787), inseguito a una guerra d'indipendenza, eppure non mi pare che per i cittadini americani sia "scaduta", tanto meno per il loro presidente. Come si può parlare così della Carta sa cui si è giurata fedeltà? Come si può dire si vogliono attribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmai spettano al governo?
Non posso che dare tutto il mio appoggio al Presidente del mio paese: Giorgio Napolitano.
Non posso che dare tutto il mio appoggio al Presidente del mio paese: Giorgio Napolitano.
7 febbraio 2009
JR - arte della fotografia clenadestina
JR è un venticinquenne fotografo francese, ma non uno qualsiasi...è un fotografo clandestino. Le sue opere non si trovano in famose gallerie, ma nella galleria d'arte più frequentata la mondo: la strada, sotto forma di enormi poster. Hanno goduto delle sue opere i muri di Parigi, Amsterdam, Berlino, Londra, Venezia, Grottaglie, Ginevra, Los Angeles, New York, Stoccolma, Arsenal, le Baraccopoli brasiliane,...
E' semplicemente geniale!
E' semplicemente geniale!
4 febbraio 2009
In qualcosa è utile Facebook
Che era un mezzo per conoscere persone di tutto il mondo (anche se indirettamente, tramite un'applicazione) lo ho già scritto. Oggi si è concretizzata nella mia mente un'altra cosa in cui è utile Facebook, che non è farsi i fatti degli altri, nè rendere pubblico i propri stati d'animo e non o la propria situazione sentimentale, tanto meno ritrovare persone che quasi consideravi scomparse; è trovare foto proprie di anni e anni or sono e di cui neanche conoscevi l'esistenza. E' il caso di due mie foto risalenti all'estate 2004, ossia quella dopo il quarto liceo. E' stato quasi shockante vedermi (non tanto per quanto sia cambiata...non sono cambiata di una virgola, tranne che allora ero più tonica muscolarmente parlando), non me lo aspettavo proprio visto che si trattava di foto scattate nel periodo delle Tucaniadi (una sorta di olimpiadi a squadre del villaggio turistico dove vado), le ultime alle quali ho partecipato attivamente tra l'altro, dagli animatori. Io liceale...so di non esser così lontana da quel periodo (sono passati meno di 5 anni) , però fa strano lo stesso perchè allora l'estate al villaggio la vivevo diversamente rispetto ad ora, ero nel pieno del periodo migliore per quel villaggio (inteso come intervallo di età). Ed ero decisamente un tipo, specie quell'estate.
Mi ero allonata dal mio gruppo di amici storico perchè avevo bisogno di pensare, di star un po' con me stessa per capire cosa volevo (detto adesso sembrano pippe mentali [perdonate il liguaggio poco signorile], ma allora "soffrivo" realmente di assenza di considerazione per me stessa); di conseguenza avevo iniziato a conoscere un casino di nuove persone, saltavo da un gruppo di amici a un altro, apparivo e scomparivo in un batter d'occhio (facevo concorrenza ai migliori illusionisti). Come una "brava" adolescente, non potevano mancare le storie estive, se non ricordo male 5 in tutta l'estate. Non mi sono mai considerata chissà quale "bellezza della natura", ero una classica ragazza con il fisico sportivo (la pallanuoto serviva pure a qualcosa :) ), quello che era (ed è ancora) più particolare in me è il carattere: allora dovevo apparire una ragazza estroversa, meno flashata delle rispettive coetanee e con la tendenza ad esser enigmatica. Il mix di tutte queste cose portò i miei "cari" storici amici a passare l'estate sparlando di me in tutti i modi che gli erano noti, ero la fonte di gossip più ricercata di quell'estate. Ma siccome effettivamente davo poco spunto per sparlare (il mio essere estroversa è sempre stata un ottimo modo per tenere per me ciò che non volevo dire), hanno iniziato a ricamare tele su tele, raccontando storie che rasentavano l'assurdo (le mie 5 storie estive diventarono almeno una storia a sera, che per due mesi significa quasi 60 avventure differenti, di tutti i tipi: etero, lesbo, sadomaso,...). Del mio ex-gruppo storico faceva parte anche mio fratello maggiore (5 anni più grande) che per un intera estate si sorbì queste storie con "amici" che dicevano "Chissà se quello lì se fatto tua sorella". Ovviamente tutto mi è stato raccontato quando quell'estate era ormai finita, perchè le poche volte che stavo con loro si guardavano bene dallo sparlare, ma anche solo dal chiedere se alcune cose fossero vere (questo riferito soprattutto alle persone che reputavo realmente amiche), e mio fratello, non so se per "difendermi" o per altro, non venne neanche lui mai a parlami. Neanche dopo, in questi anni, ne abbiamo mai parlato...forse è meglio così perchè mi ha precluso la facoltà di difendermi da sola e questo non lo ho mai potuto accettare.
Non sto dando una bella impressione dell'estate 2004. In realtà questo è frutto di quello che ho saputo dopo. Quei due mesi, grazie alla beata ignoranza in cui mi trovavo, sono stati fantastici per me, tra i migliori mai passati in 14 anni che vado lì. La quantità di amicizie che ho fatto, la varietà di giornate e di serate che ho passato, le emozioni che ho provato sono valse il distacco dal quel gruppo e tutto quello che ho passato una volta che ho scoperto buona parte di quello che dicevano di me.
Vedermi in una foto di quella estate è stato come fare un salto in quei due mesi...
Mi ero allonata dal mio gruppo di amici storico perchè avevo bisogno di pensare, di star un po' con me stessa per capire cosa volevo (detto adesso sembrano pippe mentali [perdonate il liguaggio poco signorile], ma allora "soffrivo" realmente di assenza di considerazione per me stessa); di conseguenza avevo iniziato a conoscere un casino di nuove persone, saltavo da un gruppo di amici a un altro, apparivo e scomparivo in un batter d'occhio (facevo concorrenza ai migliori illusionisti). Come una "brava" adolescente, non potevano mancare le storie estive, se non ricordo male 5 in tutta l'estate. Non mi sono mai considerata chissà quale "bellezza della natura", ero una classica ragazza con il fisico sportivo (la pallanuoto serviva pure a qualcosa :) ), quello che era (ed è ancora) più particolare in me è il carattere: allora dovevo apparire una ragazza estroversa, meno flashata delle rispettive coetanee e con la tendenza ad esser enigmatica. Il mix di tutte queste cose portò i miei "cari" storici amici a passare l'estate sparlando di me in tutti i modi che gli erano noti, ero la fonte di gossip più ricercata di quell'estate. Ma siccome effettivamente davo poco spunto per sparlare (il mio essere estroversa è sempre stata un ottimo modo per tenere per me ciò che non volevo dire), hanno iniziato a ricamare tele su tele, raccontando storie che rasentavano l'assurdo (le mie 5 storie estive diventarono almeno una storia a sera, che per due mesi significa quasi 60 avventure differenti, di tutti i tipi: etero, lesbo, sadomaso,...). Del mio ex-gruppo storico faceva parte anche mio fratello maggiore (5 anni più grande) che per un intera estate si sorbì queste storie con "amici" che dicevano "Chissà se quello lì se fatto tua sorella". Ovviamente tutto mi è stato raccontato quando quell'estate era ormai finita, perchè le poche volte che stavo con loro si guardavano bene dallo sparlare, ma anche solo dal chiedere se alcune cose fossero vere (questo riferito soprattutto alle persone che reputavo realmente amiche), e mio fratello, non so se per "difendermi" o per altro, non venne neanche lui mai a parlami. Neanche dopo, in questi anni, ne abbiamo mai parlato...forse è meglio così perchè mi ha precluso la facoltà di difendermi da sola e questo non lo ho mai potuto accettare.
Non sto dando una bella impressione dell'estate 2004. In realtà questo è frutto di quello che ho saputo dopo. Quei due mesi, grazie alla beata ignoranza in cui mi trovavo, sono stati fantastici per me, tra i migliori mai passati in 14 anni che vado lì. La quantità di amicizie che ho fatto, la varietà di giornate e di serate che ho passato, le emozioni che ho provato sono valse il distacco dal quel gruppo e tutto quello che ho passato una volta che ho scoperto buona parte di quello che dicevano di me.
Vedermi in una foto di quella estate è stato come fare un salto in quei due mesi...
3 febbraio 2009
Sfogo a Pierre
Due giorni fa ho sentito Pierre, non lo ho trattato molto bene. Per dirla tutta gli ho schiaffato davanti gli occhi buona parte di quello che pensavo e che non gli avevo ancora detto. Da come mi rispondeva sembrava un cane che era stato bastonato e ora stava lì con le orecchie basse e la coda tra le gambe. Non credo sia tutto dovuto al mio sfogo, anzi buona parte del suo stato doveva esser provocato da uno dei suoi periodi di sca**o.
Intanto però gli ho parlato...parlato forse è esagerato, abbiamo scambiato frasi tramite MSN. Avrei di gran lunga preferito parlarne a quattrocchi, vedere come reagisce, scrutare i suoi occhi; ma per ora (e chissà ancora per quanto), è stato il massimo disponibile.
La sensazione più brutta è quella che mi dice che scomparirà un'altra volta, nuovamente senza uno straccio di perché.
Intanto però gli ho parlato...parlato forse è esagerato, abbiamo scambiato frasi tramite MSN. Avrei di gran lunga preferito parlarne a quattrocchi, vedere come reagisce, scrutare i suoi occhi; ma per ora (e chissà ancora per quanto), è stato il massimo disponibile.
La sensazione più brutta è quella che mi dice che scomparirà un'altra volta, nuovamente senza uno straccio di perché.
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