4 febbraio 2009

In qualcosa è utile Facebook

Che era un mezzo per conoscere persone di tutto il mondo (anche se indirettamente, tramite un'applicazione) lo ho già scritto. Oggi si è concretizzata nella mia mente un'altra cosa in cui è utile Facebook, che non è farsi i fatti degli altri, nè rendere pubblico i propri stati d'animo e non o la propria situazione sentimentale, tanto meno ritrovare persone che quasi consideravi scomparse; è trovare foto proprie di anni e anni or sono e di cui neanche conoscevi l'esistenza. E' il caso di due mie foto risalenti all'estate 2004, ossia quella dopo il quarto liceo. E' stato quasi shockante vedermi (non tanto per quanto sia cambiata...non sono cambiata di una virgola, tranne che allora ero più tonica muscolarmente parlando), non me lo aspettavo proprio visto che si trattava di foto scattate nel periodo delle Tucaniadi (una sorta di olimpiadi a squadre del villaggio turistico dove vado), le ultime alle quali ho partecipato attivamente tra l'altro, dagli animatori. Io liceale...so di non esser così lontana da quel periodo (sono passati meno di 5 anni) , però fa strano lo stesso perchè allora l'estate al villaggio la vivevo diversamente rispetto ad ora, ero nel pieno del periodo migliore per quel villaggio (inteso come intervallo di età). Ed ero decisamente un tipo, specie quell'estate.
Mi ero allonata dal mio gruppo di amici storico perchè avevo bisogno di pensare, di star un po' con me stessa per capire cosa volevo (detto adesso sembrano pippe mentali [perdonate il liguaggio poco signorile], ma allora "soffrivo" realmente di assenza di considerazione per me stessa); di conseguenza avevo iniziato a conoscere un casino di nuove persone, saltavo da un gruppo di amici a un altro, apparivo e scomparivo in un batter d'occhio (facevo concorrenza ai migliori illusionisti). Come una "brava" adolescente, non potevano mancare le storie estive, se non ricordo male 5 in tutta l'estate. Non mi sono mai considerata chissà quale "bellezza della natura", ero una classica ragazza con il fisico sportivo (la pallanuoto serviva pure a qualcosa :) ), quello che era (ed è ancora) più particolare in me è il carattere: allora dovevo apparire una ragazza estroversa, meno flashata delle rispettive coetanee e con la tendenza ad esser enigmatica. Il mix di tutte queste cose portò i miei "cari" storici amici a passare l'estate sparlando di me in tutti i modi che gli erano noti, ero la fonte di gossip più ricercata di quell'estate. Ma siccome effettivamente davo poco spunto per sparlare (il mio essere estroversa è sempre stata un ottimo modo per tenere per me ciò che non volevo dire), hanno iniziato a ricamare tele su tele, raccontando storie che rasentavano l'assurdo (le mie 5 storie estive diventarono almeno una storia a sera, che per due mesi significa quasi 60 avventure differenti, di tutti i tipi: etero, lesbo, sadomaso,...). Del mio ex-gruppo storico faceva parte anche mio fratello maggiore (5 anni più grande) che per un intera estate si sorbì queste storie con "amici" che dicevano "Chissà se quello lì se fatto tua sorella". Ovviamente tutto mi è stato raccontato quando quell'estate era ormai finita, perchè le poche volte che stavo con loro si guardavano bene dallo sparlare, ma anche solo dal chiedere se alcune cose fossero vere (questo riferito soprattutto alle persone che reputavo realmente amiche), e mio fratello, non so se per "difendermi" o per altro, non venne neanche lui mai a parlami. Neanche dopo, in questi anni, ne abbiamo mai parlato...forse è meglio così perchè mi ha precluso la facoltà di difendermi da sola e questo non lo ho mai potuto accettare.
Non sto dando una bella impressione dell'estate 2004. In realtà questo è frutto di quello che ho saputo dopo. Quei due mesi, grazie alla beata ignoranza in cui mi trovavo, sono stati fantastici per me, tra i migliori mai passati in 14 anni che vado lì. La quantità di amicizie che ho fatto, la varietà di giornate e di serate che ho passato, le emozioni che ho provato sono valse il distacco dal quel gruppo e tutto quello che ho passato una volta che ho scoperto buona parte di quello che dicevano di me.
Vedermi in una foto di quella estate è stato come fare un salto in quei due mesi...

1 commento:

  1. sì, facebook ha anche la capacità di riportare a galla periodi del passato che si credeva dimenticati..
    bello questo tuo amarcord :)

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