4 gennaio 2010

Chi si ferma è perduto

Poche ore e riparto per il nord, tra freddo e pensieri. L'agognato ritorno alla realtà che mi è più affine in questo periodo. Non riesco neanche a rendermi conto di come siano passati questi 18 giorno nel mio profondo sud. Quasi come se non fossero mai esistiti se non a brevi sprazzi.
Non so che dirmi. Non so se tirare un sospiro di sollievo o se pensare che forse ho perso un'occasione che non si ripeterà. I don't know. Vedo i miei genitori e penso che sono stata quasi evanescente in questi giorni, quasi un fantasma. Potevo evitarlo? Non lo so. Vedo questa casa e non la sento più così mia, la mia stanza era il mio regno, ora assomiglia più a un museo.
Devo dare conto a qualcuno di tutto quello che sto vivendo? Ora come ora non mi interessa, non voglio dare conto neanche a me stessa, non voglio pensare, non voglio fermarmi, non voglio rallentare, voglio andare oltre.
Come disse Totò, chi si ferma è perduto.

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