Ho trovato la scusa della cioccolata calda (anche se tanto "scusa" non è) per portarti questo libro. Ora sto ponderando a un modo per lasciartelo senza che tu te ne accorga, o meglio senza che tu te ne accorga quando ci sono ancora io. Sono giorni che ho in testa di regalartelo ma solo oggi ho fatto in tempo a passare dalla Feltrinelli. È una cosa che ho in testa da quando lo ho ripreso in mano. E’ il libro che mi hai visto leggere qualche mattina fa sulla 93, sarà più o meno la 6a-7a volta che lo rileggo. E’ uno di quei libri da rileggere in alcuni momenti, questo per me è uno di quei momenti.
Appena dopo aver deciso che ti avrei preso questo libro ho iniziato a pensare a cosa scrivere, cambiando versione di volta in volta. La realtà è che vorrei scrivere qualcosa di sensato e qualcosa che dia un “senso” a questo regalo ma è un fatto troppo istintivo per poter tradurlo in parole scritte.
La mia copia di questo libro e piena di “orecchie” perché io non uso segnalibri quando i libri sono i miei, poi in questo caso ho lasciato varie “orecchie” nelle pagine in cui ho trovato qualcosa da ricordare e da ritrovare facilmente in futuro. In fondo i libri vanno vissuti. In questa pagina però hai trovato un segnalibro, mi piaceva troppo e lo ho preso.
In tutto questo non mi chiedere perché ti sto facendo questo regalo, una cosa che mi distingue da sempre è il fatto di non dover avere un motivo per fare un regalo, almeno non un classico motivo. Lo ho detto prima, è una cosa che faccio di istinto.
Ste
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