14 aprile 2010

Riassumendo 1

Premetto che potrebbe essere un post un po' lungo e con poco filo logico, purtroppo i miei riassunti, o meglio i riassunti che mi riguardano, o ancora meglio i riassunti che faccio su cose che mi riguardano sono fatti così.
Partiamo un po' da lontano, ma non troppo: marzo.
Giusto per iniziare bene il mese, ad inizio marzo ho dato un esame, la parte scritta, di cui ho rifiutato per la quarta volta il voto. Se c'è una caratteristica che mi contraddistingue in tutto e per tutto questa è la testardaggine. L'esame in questione è il tipico mattone che i "bravi" studenti (e io rientro tra questi) si lasciano all'ultimo anno mentre tentano anche di portare avanti la tesi. Lasciando perdere il fatto che stavo per incazzarmi seriamente con una dei prof, ho rifiutato per il semplice e, allo stesso tempo, assurdo motivo delle volte precedenti: con l'orale non sarei arrivata al voto minimo che avrei accettato. Non mi prendete per folle se dico che questo voto è il 27/28, forma mentis in parte autoctona della mia famiglia, in parte impiantata nelle meningi dall'università stessa.
Comunque transeat, da lì a poco sarebbe arrivata Martina a Milano. Non ho mai scritto molto di lei in questo blog, come non ho mai scritto molto di ciò che riguarda la mia vita prima di iniziare a scrivere in questo spazio virtuale, si trovano spezzoni in più post, per dare un'idea sto parlando di lei. E' stata la prima volta che mi è venuta a trovare, la prima volta che siamo state a contatto tante ore al giorno dai tempi del liceo. La scusa è stato il concerto dei Cranberries, ma si è trattato solo dell'incipit. Vederci ci ha fatto bene anche se ritrovare vero equilibrio nella nostra amicizia è allo stesso tempo difficile e facile. Facile perché ci basta poco per essere le due amiche del 2005, difficile per tutto quello che è passato dentro di noi in questi 5 anni. Poi quando un'amicizia rischi di perderla il velo di paura dentro ti rimane sempre. 10 giorni in cui mi sono divisa tra tesi e uscite, non stando mai a casa e infatti il conto corrente ne ha risentito: le spese fatte con la carta di credito si sono più che duplicate a Marzo.
Tempo che Martina parta e che io sopravviva al mio primo lab meeting, ho preso la strada per andar fuori da Milano, siamo già alle vacanze di Pasqua. Come sì è già capito da quello che ho scritto giorni fa le ho passate a Cosenza e non sono state esattamente esaltanti per quanto mi riguarda (vedi qui, qui e qui). I "compiti" che avevo da fare a Cosenza, al di là di parenti e affini, erano: votare (sono scesa prima appositamente) e studiare l'esame di cui ho parlato in precedenza, dato che ci avevano messo una sessione di esami suppletiva la settimana dopo Pasqua. Tra tutti (parenti compresi) non so cosa sia andato peggio. L'ambito familiare preferisco evitarlo, non sono capace di affrontarlo immaginiamo di parlarne. Sui risultati delle regionali stenderei un velo pietoso, anche perché l'acqua di una latrina è più limpida delle fedine penali di molti dei candidati. Per quanto riguarda lo studio, la mia testa era completamente fuori orbita terrestre e gli appunti li ho portati a cambiamento d'aria, come si suol dire. In breve non ho toccato libro.
Passiamo ad altri argomenti inerenti a queste feste pasquali. Oltre ad essere andata a messa solo per la pace del mio microambiente e a non aver ricevuto né comprato l'uovo di cioccolato per la prima volta in vita mia, rimangono gli "amici". Le virgolette non sono un caso.
I miei cari ex-compagni di classe sembravano ben disposti a tramutare da parole a fatti la mia proposta, tanto che pensavo di smentire la mia sensazione per una volta. Ovviamente a due giorni dalla data fissata sono iniziati a scomparire tutti, più o meno giustificandosi, e alla fine ci siamo ridotti a 1/5 dei componenti, ossia eravamo tre. Uno è il mio ex compagno di banco per 4 di quei 5 anni liceali (il quale non lo vedevo da più di 3 anni), l'altra, MT (ossia Maria Teresa) si è rivelata una delle riscoperte di quei giorni. A liceo io, lei e altre tre compagne di classe formavamo un quintetto indissolubile, il Campidoglio(loro quattro)+Ste, nonostante gli alti e bassi naturali tra amiche. Mi fa strano pensare quanto il legame creato sembrava indistruttibile, in realtà le ho quasi subito perse di vista, ci siamo quasi subito perse. Ok, sto divagando. MT è radicalmente cambiata, cose che neanche pensavo possibili di cambiamento. Ritrovarci quella sera e poi in venerdì dopo a bere e chiacchierare è stato una bella parentesi di quei giorni.
Conviene che per il momento mi fermo qui, visto che ore sono e visto quanto sta diventando lungo.

Nessun commento:

Posta un commento