20 giugno 2010

Cotta


No, non mi riferisco alla situazione sentimentale. L'ultima cotta che ho preso risale a dicembre e, visto come è finita (se così si può definire) per ora mi basta.
Lo sono mentalmente, nel senso di avere il cervello con la consistenza di una pera cotta. Ho completamente perso la cognizione del tempo, non ho fatto un bippero di quello che dovevo fare e ho appena fatto una emerita figura di m. a una gelateria vicino casa: sono uscita convinta di aver preso i soldi per un cono per poi ritro
varmi lì che non li avevo. E' vero che ho trascorso la notte viaggiando da un capo all'altro dell'Italia ma non mi aspettavo di esser così messa male.
Comunque sia, il mio vicino di questa traversata italica è stato un uomo, Ricky. Non riesco ben a definire che età abbia, credo intorno a 35, forse qualcosa in più. Non riesco neanche bene a dire se sia etero o meno, aveva atteggiamenti borderline. Abbiamo chiacchierato per buona parte del viaggio, per lo più di biotecnologie e di come io abbia il linguaggio (e la testa) tarato dai miei studi. E' una di quelle persone con cui è piacevole conversare perché è (o sembra) curioso di quello che non conosce. Ha detto che mi porterà a vedere un po' di cose che in questi anni non ho potuto visitare, appena ci sarà un po' di bel tempo. Sono curiosa.

Aspettando che si faccia sentire, un po' di cielo di Calabria.

Nessun commento:

Posta un commento