23 giugno 2008

Figurante empatico e incapace di fare

Ho passato la mattina e il pomeriggio con mia nonna e, con tutto che la adoro, sono mentalmente a pezzi, come se tutto il mio Io fosse stato travolto da un tir. Mi sembra di non trovare parole, o semplicemente non esistono. A un certo punto eravamo io, mia madre, mio padre, mia zia e il geriatra vicino a mia nonna, con il dottore che discuteva della situazione con mia madre, mia zia (sorella di mia nonna di 18 anni più giovane) che cercava di far parlare un po' nonna e io che osservavo incredula quello scenario grottesco: sentivo io la sensazione "fiera da circo", non oso immaginare cosa provasse nonna. Sono dovuta uscire fuori perché andava al di là della mia sopportazione. Ho così perlustrato il giardino dove ho passato pomeriggi per 18 anni, le varie piante da frutto, il posto lasciato vuoto dal vecchio ciliegio, le rose, il garage dove nonno di solito attaccava a una trave i pomodorini da appendere. Forse l'ultima volta li ha dimenticati, così che erano presente 3 grappoli ormai andati a male. Collegarli alle sensazioni di quel momento è stata una reazione subitanea.


E' che sono un figurante empatico e incapace di fare.