Pescare tra quello che un po' è "già stato" fa parte di me, vivo nella dicotomia passato-futuro con una grandissima voglia di andare sempre oltre e una paura pazzesca di dimenticare. E' per questo che anni fa iniziai a scrivere: non volevo dimenticare. Da piccola non ho mai avuto un "diario segreto", tranne piccoli sprazzi incompleti, perché scrivere non mi piaceva per niente e poi il solo pensiero che qualcuno potesse venir a sapere i segreti del mio animo mi atterriva. Io sono lo scrigno inviolato dei miei segreti, non ho mai perso il controllo razionale di me stessa così da mai correre il rischio di lasciarli andare. Ma nell'impero della dicotomia sono stata una continua Pollicino, lasciando sulla mia strada frammenti di segreti, solo che non servivano a me per ritrovare la strada, magari più ad altri per trovare me.
Pescando qua e là, è spuntata fuori una e-mail scritta a Tere appena pochi mesi dopo arrivata a Milano.
Sai Tere, stavo pensando a quello che mi hai detto oggi prima di partire, quando io ero sugli scalini della carrozza 5 e tu eri giù…dopo che mi hai chiesto di Nik, come lo chiami tu; pensavo a quando mi hai detto che anche se io ho avuto tanti ragazzi già il fatto di averli avuti significa che cerco amore…la tua risposta al mio stato di “non cercare” che sto vivendo, che vivo spesso…di quei 22, pochi non sono stati un gioco, o a volte solo uno sfizio che volevo togliermi sapendo di non passar più tanto inosservata…sono stata più cinica di te a volte…eppure Tere quei pochi bastano per farmi dire che non sarei umana se non cercassi l’amore, se non vivessi per cercarlo, se non lo cercassi per viverlo tutto e fino alla fine…Tere non sarei Io… Tere io lo cerco, io lo voglio; così è stato, così è e così sarà…forse è stonato usare il presente del verbo volere in queste cose ma io voglio l’amore, voglio qualcosa di indefinito e indefinibile, voglio un sogno…voglio una magia che mi porti ai confini dell’orizzonte per vedere l’infinito, che faccia brillare le stelle per me, che faccia cadere le loro lacrime quando sono distesa sulla sabbia, che mi copra con le piume dell’universo…voglio volare e mai tornar giù al calare della sera, veder il tramonto seduta su una di quelle nuvole rosa, prender un cristallo dall’aurora boreale, sedermi sulla luna per osservare il mondo che gira…voglio mille parole in un unico sospiro e mille sospiri in un’unica parola, l’infinito in uno sguardo e l’indefinito in un gesto, voglio volare in un sogno per dire che è più bello di sognare un volo, voglio perdermi nel mare della mia anima e trovare un isola incontaminata del mio cuore dove vivere tutto quello che mi turbina dentro…
Questo io non posso cercarlo, posso saperlo aspettare e imparare a accoglierlo…
Il bello di trovare ciò che ho scritto in passato è che fatico a credere che l'abbia scritto io. Quello di cui sono sicura è che 7 mesi prima così non avrei mai scritto.
Alla fine di questo post credo che qualcuno stia allegramente ridacchiando (la prima sono io) perché è un po' come scoprire l'acqua calda. Per altri potrebbe essere una risposta a un qual si voglia pensiero. Qualche lettore potrebbe chiedersi, vista la premessa fatta all'inizio, come mai scrivo così tranquillamente in questo spazio virtuale.
^^
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