Altro commento all'articolo Apologia del fascismo a Milano, le responsabilità di Stefano Faraoni. Fa male dirlo, ma di questa parte della storia italiana conosco troppo poco e così non dovrebbe essere.
In Italia stiamo ancora parlando di fascismo e comunismo come se la guerra e il ventennio fossero finiti ieri sera…non ci siamo spostati di un passo. In questo eterno presente si ripropongono gli stessi schemi, le medesime mosse…apologia? Nel ‘52 l’MSI era in parlamento, i podestà per buona parte divennero prefetti, le forze di polizia furono ricostituite integrando repubblichini e fascisti in genere. Per dirne una…Marcello Guida questore di Milano nel 1969 fu direttore fascista di Ventotene e Santo Stefano. E’ come dire che non vogliamo le prostitute in strada, nelle case chiuse si…magari prima erano meno spavaldi, più sporadiche le apparizioni, solo i più radicali si esponevano…ora sono sdoganati, appoggiati ai e dai partiti di governo…non vogliono solo uscire allo scoperto, vogliono riscrivere la nostra storia recente mettendosi dalla parte delle vittime…e ci stanno riuscendo…grazie al silenzio e all’ambiguità che dal dopoguerra hanno regnato in tutta la nostra storia pubblica. Per Aldo: sto studiando la storia di Ramelli da tempo…i colpevoli sono stati scoperti “per caso”, non avrebbero mai confessato se le prove a loro carico non fossero state schiaccianti…se volete sentire la voce dell’assassino, Marco Costa, cercate un’intervista fattagli nell’86 da Enzo Biagi…la pena fu lieve per una scelta processuale dell’avvocato dell’accusa, Ignazio La Russa, la madre di Ramelli non ha mai, giustamente, perdonato nessuno…Fausto e Iaio non furono uccisi perché uscivano da un concerto, l’ipotesi che va per la maggiore, accreditata dall’ultimo processo che ha chiuso la vicenda, è che, interessandosi del giro della droga a Milano…il famoso libro bianco pubblicato dal Leoncavallo…fossero incappati, probabilmente senza saperlo, nel nodo fondamentale dell’eroina a Milano in quell’anno…il legame tra i NAR, la destra romana e il giro gestito da Francis Turatello, fecero domande nell’area della carrozzeria Luki di via Ofanto, zona Lambrate, che serviva da base milanese per il reciclaggio di auto e armi ai NAR…Il giorno dei funerali di Fausto la sua casa fu perquisita e le cose del ragazzo, comprese cassette registrate per la ricerca sulla droga, scomparvero. La dirimpettaia della famiglia Tinelli inizialmente disse che vide entrare nell’appartamento uomini in divisa…poi ritrattò. Le chiavi dell’appartamento, che erano tra gli oggetti personali di Fausto, non erano ancora state riconsegnate alla famiglia.
Dobbiamo essere precisi se vogliamo creare memoria. Una memoria che stia in piedi con la forza dei fatti e non con quella dei sentimenti.
Scrivo da uomo di sinistra, da anarchico e soprattutto da uomo libero.
Libero anche dagli stereotipi di coloro che, per sentimento, continuo a considerare la mia gente. Alessandro Arbuzzi
Nessun commento:
Posta un commento