E' da un po' che non faccio un update della mia situazione sentimentale. Probabilmente uno dei motivi è che tutti questi cambiamenti non ci sono stati (ma questo è un "piccolo" dettaglio).
Comunque sia le vecchie "storie" sono rimaste tali:
- con Jo sono in periodo amicizia e devo dire che mi va più che bene così, so che posso contare su di lui quando ho bisogno di parlare ed è una qualità senza prezzo. Che poi le nostre chiacchierate oscillano invariabilmente tra musica, calcio, ragazze/ragazzi, università e pseudo-politica. Ultimamente abbiamo parlato di macchine fotografiche, lui vuole far aggiustare al sua vecchia Polaroid. In qualche modo siamo sempre sulla stessa lunghezza d'onda.
- Bepp, a parte gli auguri fatti ieri, è dato per disperso. Anzi già l'avermi invitato, tramite facebook, al suo compleanno (a cui non sono andata visto la mancanza di mezzi di locomozione a motore) e l'avermi risposto al cellulare ieri notte sono dei fuori-programma. La realtà di questi mesi è stata che il personaggio in questione è letteralmente scomparso nel nulla, vuoi gli esami, vuoi altro, si è volatilizzato. La mia reazione istintiva è stata un misto tra mandarlo a farsi benedire e far finta di niente. Ovviamente non lo ho cercato: la mia testardaggine va al di la di qualsiasi cosa io possa provare. Gli esami hanno contribuito al mio non ci pensare. La sera prima dell'orale dell'esame di proteomica (se non erro l'8 aprile) sono uscita giusto perché Ale il giorno dopo sarebbe tornata a Lecce. Serata tranquilla, non potevo neanche bere per via delle punture di Voltaren e Muscoril. Tranquilla fin quando è apparso lui. Con un po' di cervello in più avrei collegato subito la sua presenza, è pur sempre uno amico di vecchia data di Ale. All'inizio ho fatto più o meno di tutto per stargli alla larga (la scusa dell'esame e del mal di schiena copriva benissimo il mio scazzo dovuto a Bepp). Poi ha messo il braccio intorno alla mia vita e mi ha presentato agli amici: io ho iniziato a sciogliermi come neve al sole. Nel salutarmi mi ha stampato due baci a filo di bocca. Era praticamente ubriaco. Il giorno dopo mi chiede dell'esame, un paio di messaggi e di nuovo nel nulla. Fine aprile, sclerata all'ennesima, gli ho inviato un messaggio su facebook, una sorta di ultimatum: avevo (e ho tuttora) il bisogno di mettere un po' di ordine, dovevo capire se considerarlo parte della mia vita (anche senza specificarne il ruolo) o meno e per fare questo avevo il bisogno di parlare a quattrocchi. Se non mi rispondeva lo avrei tagliato fuori. Mi ha risposto ma parlare proprio no. Io lo ho tagliato fuori.
Novità, come detto, non ce ne sono granché. Nella prima parte di maggio mi ritrovavo a scambiare sguardi con più ragazzi ma era più che altro un gioco e il più delle volte non ho più rincontrato alcuno di loro. Questione a parte è Eternity. E' il barista del posto dove andiamo sempre a prendere il caffè con Vì e Tonia, si chiama Roberto ma per noi tre è Eternity (dal tatuaggio che ha). Il tutto è nato (se così si può definire) a marzo, quando Vì e Tonia hanno iniziato a sfottermi dicendo che lui cambiava espressione in mia presenza. Io non ci avevo fatto caso. Così hanno avuto inizio le scene un po' ridicole tipo le lotte dello scontrino (loro che spingono me a chiedere i caffè e io che lo eviterei più che volentieri, tutto corredato da Vai tu! No, vai tu! etc etc). Oppure lui che ha iniziato a sfottermi a sua volta chiamandomi Vari (da variabile, visto che cambiavo spesso tra caffè normale, moccaccino, ginseng, ...) Ciao Vari come va? (Vì e Tonia ovviamente ridevano sotto i baffi). Fin quando non mi sono decisa di dirgli come mi chiamo. Allora è diventato Ciao Stefi! Ormai mi chiamano per nome tutti i baristi... Comunque tuttora non riesco ben a capire se è vero o meno quello che dicono Tonia e Vì, per quanto è vero che ci sono i saluti, a volte l'occhiolino, altre i piccoli dispetti, io penso che faccia così semplicemente perché gli ho dato quel po' di confidenza in più e che faccia così con chiunque gli dia retta. Loro dicono di no.
Cosa penso io di lui? Non è male, se no non stavo qui a scriverne. Ok, magari qualcosa in più di un non è male, ma mi ha fatto letteralmente cadere le braccia quando ha detto che non ascolta rock&co. (Qualcosa giocando a Guitar Hero...). No comment.
In tutto questo "non muoversi" che mi caratterizza, davanti a un caffè (sempre nel bar citato prima) Vì mi ha detto, riferendosi sia me che a Tonia, Non vi capisco, potreste avere chi volete senza neanche sforzarvi. Punti di vista.