11 maggio 2010

Irrequieta

Ho passato la serata in uno stato di irrequietezza. Mi sentivo come un auto che passa su una strada lastricata con sampietrini, sentivo quella sorta di vibrazione incessante. Lo ricollego al libro che sto leggendo. Si chiama Follia di Patrick McGrath, mi mancano una trentina di pagine. Mi ha colpito la storia che descriveva, come sempre, e il fatto che l'affrontasse andando a scavare dentro le persone. Non so dire se è un bel libro o meno. Mi ha demolito, specie gli ultimi capitoli. Sentivo una sorta di morsa cupa, di oppressione. In qualche modo lo scrittore riesce ad attaccarti le sensazioni scure della protagonista. Mi sono resa conto che non posso continuare leggendo questo tipo di libri, non posso sentire una mano che mi stritola le interiora più vado avanti. Quando in Feltrinelli mi sono trovata in quella distesa di libri cercavo qualcosa che mi facesse sentire meglio, ma non ho resisto a questo.

Ieri sera alle 21:30 ero fuori casa, avevo bisogno di muovermi, di scaricare. Avevo bisogno di un libro diverso per pensare che finito Follia mi sarei trovata di fronte a qualcosa, che pur penetrando nell'anima, non continuasse a demolire le mura di contenimento. Sia In un corpo senza carne che Follia li ho scelti per stressare componenti ben nascoste di me, per portarle fuori. E' una scelta inconscia che distinguo solo ora. Ho preso il tram 27, verso Duomo. Una toccata e fuga durata una decina di minuti dentro la Feltrinelli. Per le 23 ero già a casa.
Per far passare quello stato di irrequietezza potevo chiamare Tere o Tonia o Marty. La cosa più facile è passare da casa di Tonia, abitiamo a un tiro di schioppo l'una dall'altra, ma mi sono imposta di non farlo. Devo controllare questi momenti, questi stati d'animo, riuscire a dar sfogo senza irrompere nella vita altrui.
Sono tornata a casa con in mano La solitudine dei numeri primi. Altro libro, altre parole da leggere, altro mondo in cui perdersi.

2 commenti:

  1. a me aveva fatto un effetto simile la lettura di "american psycho" di ellis. questo "follia" da come lo descrivi mi attira, sebbene non debba essere una lettura esattamente relax

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  2. Follia l'ho letto qualche mese fa, sebbene la storia è struggente, il libro mi ha colpito molto per quello che è il suo significato più profondo (che non ti svelo perchè capirai con il finale...poi vabbè il titolo dice tutto). Anch'io ho comprato come ultimo libro la solitudine dei numeri primi, ma per ora ne sto leggendo un altro. la prossima volta mettiamoci d'accordo sulla scelta dei libri!;)
    ciao

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