Perdermi nei miei pensieri non è poi così strano, è una cosa che mi contraddistingue da sempre. Quello che cambia sono i pensieri. E' il flusso di ioni e mediatori chimici che attraversa alcune aree del mio cervello, come ora che sto scrivendo. E' questa biologia impalpabile, fine, ignota che mi porta a sognare in pieno giorno, a volare come Icaro con la paura di avvicinarmi troppo al sole dei timori e delle incertezze. Cosa trovo nei miei pensieri? Trovo bolle di sapone che rischiano di scoppiare, trovo sogni belli che non so come realizzare, trovo la voglia di qualcosa che mi sconvolga, mi scompagini, mi confonda.
Marti teme che sia come 3 anni con Mattia, non me lo ha detto apertamente ma so che è la prima cosa che le è venuta in mente, lei che è stata una delle poche a sentire i miei alti e bassi, la mia gioia e quel profondo dolore. Sentirmi così impantanata, così impallata la porta a esser cauta e non posso darle torto perché non so dimenticare; avvicinarsi così tanto all'esser innamorati per poi esser ributtati nel buio del silenzio è una cosa che non si può dimenticare. No, non sarà come allora, comunque vada, non lo sarà. "Quello che non uccide, fortifica" e io sono riuscita a rialzarmi, perdendo molto di quella che ero prima, cambiando a forza.
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